ISERNIA.’ISIS “Fermi-Mattei” di Isernia, in collaborazione con la Camera di Commercio e il Comune di Isernia, è orgoglioso di presentare il Summit del Turismo Slow, un evento pionieristico che si terrà ad Isernia questo sabato.
Il Summit è dedicato alla celebrazione e alla promozione del turismo lento, un approccio al viaggio che enfatizza la sostenibilità, l’immersione culturale e l’interazione autentica con le comunità locali.Questo evento si propone di esplorare le potenzialità del turismo slow come leva per la rigenerazione delle aree interne e la valorizzazione delle peculiarità territoriali.Marialuisa Angelone, docente di geografia turistica e specialista in sviluppo turistico territoriale, direttore artistico dell’evento, ha assicurato che il programma rifletta i valori fondamentali del turismo responsabile e sostenibile. Il Summit vedrà la partecipazione di esperti nazionali del settore, rappresentanti istituzionali e stakeholder locali, che insieme discuteranno strategie e buone pratiche per un futuro turistico più consapevole e rispettoso dell’ambiente.L’ISIS “Fermi-Mattei” invita la stampa e il pubblico a partecipare a questo incontro significativo, che si preannuncia come un momento di confronto e crescita per la comunità e per il settore turistico a livello nazionale.
SVOLTA NEL TURISMO: IL PASSAGGIO GLOBALE ALLA SOSTENIBILITÀ
L'ISIS “FERMI MATTEI” GUIDA LA TRANSIZIONE VERSO UN TURISMO PIÙ RESPONSABILE E RISPETTOSO DELLE COMUNITÀ LOCALI
Il convegno in programma per Sabato 18 maggio a partire dalle ore 09:30 presso l’Auditorium “Unità d’Italia” ad Isernia è un evento significativo per il settore turistico orientato verso la sostenibilità. L’iniziativa è stata organizzata dall’ISIS “Fermi Mattei” di Isernia, in collaborazione con la Camera di Commercio e il Comune di Isernia, sotto la direzione artistica della docente di geografia turistica dell’Istituto Marialuisa Angelone, nonché esperta di sviluppo turistico territoriale.
L’ISIS “Fermi Mattei” si distingue per il suo impegno nell’istruzione al turismo sostenibile, offrendo un corso specializzato in turismo che non solo sensibilizza, ma anche forma e sviluppa competenze pratiche nei giovani, preparandoli a diventare professionisti responsabili nel settore turistico.
Il Summit del Turismo Slow emerge come una risposta critica all’espansione del turismo di massa, fenomeno globale che ha saturato i centri urbani e, in un curioso contrasto, ha contribuito all’abbandono dei piccoli centri. In un’epoca che richiede un’urgente transizione verso la sostenibilità, il turismo lento si propone come un modello alternativo che privilegia la qualità della vita, rispettando i ritmi naturali e mettendo in luce le unicità locali, promuovendo così uno sviluppo equilibrato e armonioso con l’ambiente e con e comunità locali. Il Molise si presenta come un territorio ideale per incarnare questi principi.La regione, con le sue aree interne preservate, è un tesoro di patrimonio ambientale e culturale autentico, una memoria vivente ricca di identità che ha saputo resistere all’omologazione della modernità. Questa integrità fa del Molise un candidato perfetto per lo sviluppo di progetti di turismo slow, un concetto che non solo rispetta l’ambiente e la cultura locale, ma che ha anche mostrato la sua efficacia in numerose iniziative durante e nel post-pandemia, contribuendo talvolta alla rinascita e al rafforzamche ha saturato i centri urbani e, in un curioso contrasto, ha contribuito all’abbandono dei piccoli centri. In un’epoca che richiede un’urgente transizione verso la sostenibilità, il turismo lento si propone come un modello alternativo che privilegia la qualità della vita, rispettando i ritmi naturali e mettendo in luce le unicità locali, promuovendo così uno sviluppo equilibrato e armonioso con l’ambiente e con e comunità locali. Il Molise si presenta come un territorio ideale per incarnare questi principi.La regione, con le sue aree interne preservate, è un tesoro di patrimonio ambientale e culturale autentico, una memoria vivente ricca di identità che ha saputo resistere all’omologazione della modernità. Questa integrità fa del Molise un candidato perfetto per lo sviluppo di progetti di turismo slow, un concetto che non solo rispetta l’ambiente e la cultura locale, ma che ha anche mostrato la sua efficacia in numerose iniziative durante e nel post-pandemia, contribuendo talvolta alla rinascita e al rafforzamento delle comunità localiLa situazione del Molise, colpito dalla desertificazione demografica, sottolinea la necessità di politiche attive per contrastare lo spopolamento. Il turismo slow si allinea perfettamente con le esigenze di questi territori e con le direttive del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che identifica nel turismo sostenibile un motore vitale per lo sviluppo locale e la valorizzazione delle risorse naturali, culturali e delle filiere produttive.Inoltre, il turismo slow può svolgere un ruolo cruciale nel decongestionare i centri sovraccarichi e nel ridistribuire i flussi turistici verso le aree meno frequentate, favorendo così una riorganizzazione dell’offerta turistica.Questo approccio non solo rivitalizza le aree interne, ma promuove anche un modello di turismo più equo e sostenibile, in armonia con i principi, dell’economia circolare e dell’agroecologia, contribuendo a un futuro più resiliente e integrato per le comunità locali.