PESCASSEROLI. E’ notizia di questi giorni il “tour” per i comuni interessati a Pizzone II da parte di Enel. La straordinaria mobilitazione messa finora in campo da cittadini, associazioni, comuni e dal coordinamento “NO PIZZONE II” ha determinato una temporanea sospensione del progetto. Tuttavia, l’Enel, non si è arresa, sta semplicemente affilando le armi ed è impegnata in una campagna di convincimento praticata con incontri separati, in cui presenta e propone un progetto ridimensionato rispetto alla sua proposizione iniziale. Tutto ciò senza fornire alcun elaborato tecnico a supporto delle presunte mitigazioni apportate al piano originario. L’unico elemento di certezza che emerge da questi primi incontri è che l’impatto sul territorio resterebbe altissimo. Il progetto per la realizzazione di una mega centrale idroelettrica tra il territorio di Alfedena e quello di Castel San Vincenzo costituisce un attacco senza precedenti al cuore verde del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. L’opera andrebbe a stravolgere i laghi di Montagna Spaccata, che ricade nei comuni di Alfedena e Barrea e quello di Castel San Vincenzo. Il monte Mattone e La Rocca di Pizzone, all’interno del territorio del PNALM, verrebbero violentati da decine di chilometri di gallerie, di pozzi e dalla stessa centrale in caverna che verrebbe incavata nel corpo della montagna. L’unica triste conferma è che la realizzazione di PIZZONE II finirebbe per danneggiare irreparabilmente l’ecosistema, il paesaggio e persino l’economia di uno dei versanti di maggiore pregio del Parco Nazionale D’Abruzzo, Lazio e Molise. L’idea di realizzare un’opera così invasiva all’interno di un’area protetta, in violazione delle norme in materia, costituisce un attacco senza precedenti non solo verso il PNALM, ma verso tutti i parchi nazionali e le aree protette d’Italia. Oggi PIZZONE II in Abruzzo e Molise, domani chissà cos’altro in qualsiasi altra area protetta d’Italia. Enel si ostina a portare avanti un progetto sbagliato. Nonostante le due sospensioni che si protraggono ben oltre i termini legali e su cui pende un ricorso proposto dai comuni di Barrea, Alfedena e Rocchetta a Volturno, dal WWF, dall’associazione Terra Sancti Vincenti, il progetto modificato ancora non esiste. In risposta a questa arroganza, riteniamo sia necessario trovare un momento comune, in cui la forte opposizione del territorio al progetto, manifesti la sua naturale e viva ragione. Il coordinamento NO PIZZONE II e le associazioni impegnate nel contrastare questo assurdo progetto, invitano a partecipare al sit-in che si terrà preso la sede del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, a Pescasseroli, sabato 13 luglio alle ore 16. Nell’occasione verrà realizzato un cordone umano, a simboleggiare un corpo unico che si pone in difesa del parco. Tutti insieme diremo: “siamo qui - Parco, Cittadini, Amministratori, Associazioni, Operatori economici - per difendere il Territorio e respingere il progetto PIZZONE II”.
Per contatti: tel 3299815055 Nicola Valentino - email: coordinamento@nopizzone2.org