Moltissimi Alpini della Sezione Molise, nei giorni dal 27 al 29 settembre, parteciperanno al raduno del 4° Raggruppamento, anche perché quest’anno, la grande manifestazione, orgoglio degli alpini di tutte le Sezioni del Centro Sud, si arricchirà di un evento davvero speciale: il “Pellegrinaggio della Famiglia alpina al Santuario Pontificio della Santa Casa di Loreto”, che coinvolgerà le penne nere provenienti da tutte le Sezioni del mondo. Alle tradizionali cerimonie alpine, infatti, si aggiungeranno, nella giornata di sabato 28, i momenti significativi delle celebrazioni nel Santuario che custodisce la vestigia della Casa della Sacra Famiglia. Una scelta, questa dell’Associazione Nazionale Alpini, scaturita tempo fa da un cordiale confronto tra il nostro presidente, Sebastiano Favero e S.E. Monsignor Fabio Dal Cin, Arcivescovo delegato pontificio di Loreto, avvenuto in occasione di una giornata trascorsa presso il Bosco delle penne mozze: al di là della comune origine veneta, i due hanno in primo luogo condiviso i valori che accomunano la “famiglia alpina” ad una scelta come quella del pellegrinaggio. È stato lo stesso Monsignor Dal Cin a sottolinearlo in una intervista rilasciata al nostro Tg L’Alpino: «Gli alpini sono da sempre un simbolo di amor di Patria, di onestà a tutti i livelli e portano avanti con tenacia i valori concreti della solidarietà e della pace».
Scegliere l’esperienza di un pellegrinaggio alla Santa Casa ha un significato che è quanto mai vicino alla natura stessa degli alpini: «Nel Dna delle penne nere – ricorda Monsignor Dal Cin – c’è la montagna; in montagna si cammina sempre insieme e ci si aiuta; nel pellegrinaggio si riscopre la bellezza del camminare tutti insieme verso la meta. Qui la meta è davvero alta, incontrare Dio, attraverso la Casa della Sacra Famiglia, un pezzo di Terra Santa che aiuta a rinsaldare i vincoli della famiglia, andando alle radici dei valori». E così ha cocluso l’alto Prelato: «Attendiamo gli alpini con grande gioia e cordialità, in sintonia con le istituzioni civili. La presenza delle penne nere farà bene anche a questo territorio, che vedrà convergere qui tante persone unite nello spirito più puro del volontariato, forti di uno spirito di umanità testimoniato ovunque e sempre». E ad ulteriore testimonianza della valenza della essenza stessa dell’alpinità stessa e del riconoscimento ad essa unanimemente attribuito, al termine della Messa che sarà celebrata sabato 28 nella basilica della Santa Casa, Unipax, (l’Unione mondiale per la pace e diritti fondamentali dell’uomo e dei popoli), consegnerà all’Associazione Nazionale Alpini l’importante targa che le riconosce il titolo di “Operatore e messaggero di civile convivenza e di pace”.
Alpino Gabriele TETI
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