Con il 2024 non si sono concluse le occasioni culturali per celebrare il Centenario di Vincenzo Rossi (Cerro al Volturno 1924- 2024), voce che dal Molise ha portato la sua scrittura oltre i confini della regione. Per fare una carrellata riassuntiva si potrebbe iniziare da agosto quando bambini, ragazzi e genitori del suo paese natale hanno visitato lo studio del “poeta delle Mainardi”, ascoltando la lettura di testi, osservando oltre alla cinquantina di opere di Rossi, la sua Olivetti 32, vari oggetti che gli erano appartenuti, e quindi visionando anche i suoi appunti, lettere, articoli, premi, pergamene, targhe e attestati da più parti d’Italia. Quindi è stata la volta di Macchiagodena, paese amato dallo scrittore che lì ha svolto il ruolo di preside presso la Scuola media, l’Amministrazione con il sindaco Felice Ciccone, il Delegato alla Cultura della Regione Molise Fabio Cofelice, le Associazioni del territorio, come la Proloco, i relatori, le letture, gli intermezzi musicali, e l’inaugurazione di una targa, il 26 ottobre, nel magnifico Castello di Macchiagodena, hanno dato vita ad un incontro che è stato definito “indimenticabile”! A seguire a fine novembre, il Reading organizzato a Scapoli, paese dell’Alta Valle del Volturno frequentato per anni sempre come preside ma anche come luogo di cultura musicale e di incantevoli paesaggi.
Il sindaco Emilio Ricci, l’Amministrazione, il presidente della Proloco, il Circolo della Zampogna, le letture di poesie, tratte dal volume I Giorni dell’Anima- Edizioni Il Ponte Italo- Americano New York, la parte musicale hanno reso particolarmente palpitante e seguita questa serata celebrativa. Nell’Atrio del Comune di Scapoli, con ciottolato, scala e segni architettonici di fine Settecento, è stata posta un’altra targa, dedicata al Rossi, i cui versi risuonano in accordanza con la zampogna e la campana Marinelli poste in questo storico Atrio. I KaleiDis, Giulia Maselli, voce, e Eugenio Auciello, voce e chitarra, sia a Macchiagodena, sia a Scapoli hanno eseguito Io non canto chi domina, poesia di Vincenzo Rossi, da loro musicata in maniera molto coinvolgente. Anche Isernia, ha ricordato il Centenario, in vetrine che hanno esposto a lungo libri, targhe e pergamene di Vincenzo Rossi, tra queste la Boutique Metropolitan, BorsArte, la Libreria Enzo Della Corte, l’Ottica Milleocchiali. In primavera sempre Isernia ospiterà altre due manifestazioni dedicate ai versi e ai temi ricorrenti nella sua poetica. Cerro al Volturno concluderà il Centenario con l’inaugurazione di un busto scolpito dall’artista Albino Fattore, nella panoramica piazza del paese che guarda le poderose Mainardi.
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