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Assemblea straordinaria UPI, Caruso: "Serve riordino istituzionale vero".

Pubblicato: 15-05-2025 - 374
Assemblea straordinaria UPI, Caruso: "Serve riordino istituzionale vero". Politica

Assemblea straordinaria UPI, Caruso: "Serve riordino istituzionale vero".

Pubblicato: 15-05-2025 - 374


”Il presidente della Provincia dell’Aquila e vicepresidente dell’Unione delle Province d'Italia: “Il sistema è solo puntellato. Lo Stato, che è detentore delle regole, non può cambiarle mentre la partita è in corso”

ROMA - “Il tema della riforma Delrio è ancora attuale, ma oggi le Regioni sono concentrate sul regionalismo differenziato. Non possiamo immaginare che le competenze recuperate dopo la Delrio restino in capo alle Regioni che si candidano a esercitare funzioni statali. Serve un riordino istituzionale vero e le Province devono partecipare a questo processo con piena legittimità. Pretendiamo di sederci al tavolo: è un appuntamento che non possiamo mancare”, ha dichiarato Angelo Caruso, presidente della Provincia dell’Aquila e vicepresidente dell’Unione delle Province d’Italia (Upi), nel corso dell’assemblea straordinaria dei presidenti delle Province italiane, tenutasi oggi a Roma.“Quello che abbiamo davanti oggi è un sistema solo puntellato: la nostra condizione deve fare i conti con un riordino istituzionale. Non possiamo pensare che le attuali competenze delle Regioni, recuperate all’esito della Delrio, possano rimanere in capo agli stessi enti che si candidano a esercitare anche funzioni statali. Possiamo accompagnare questo processo, ma solo pretendendo la partecipazione ai tavoli istituzionali”.



“Oggi - ha proseguito Caruso - siamo di fronte a una vera prova di resistenza da parte delle Regioni nel trattenere le funzioni. Può sembrare un’utopia, ma questo è un tema quanto mai attuale. Il Governo ha superato il giro di boa, e manca ormai solo un residuo di legislatura. Sarà sufficiente per riformare davvero la Delrio? Non lo so. Ma se c’è il tempo per avviare il regionalismo differenziato, allora deve esserci anche per riordinare le Province. È questo che dobbiamo pretendere”.In questa direzione, Caruso ha lanciato una proposta a tutte le Province, chiedendo che i Consigli provinciali approvino un testo da adottare e trasmettere ai sensi degli statuti regionali, che prevedono la facoltà di iniziativa legislativa: “Un’azione politica incisiva, spendibile anche sul piano pubblico.



Lo Stato, che è detentore delle regole, non può cambiarle mentre la partita è in corso. Le Province non chiedono una revisione di facciata, ma una riforma strutturale che restituisca piena dignità a questi enti, con risorse certe, funzioni chiare e personale adeguato”, ha ribadito Caruso, evidenziando la necessità di “mettere fine a questa ambiguità istituzionale”.Durante l’assemblea è stata rilanciata la proposta di una nuova legge nazionale che superi definitivamente le criticità della Delrio, a dieci anni dalla sua attuazione. Centrale, per Caruso, è “trovare una quadra con gli organi decisori, anche in vista del nuovo Milleproroghe, che potrebbe consentire una fase di recupero”.Le Province hanno poi chiesto che il tema entri nell’agenda politica delle prossime elezioni regionali, sollecitando i Consigli e le Giunte a impegnarsi per avviare un vero riordino istituzionale. “È ora di rimettere ordine in un sistema che oggi è solo puntellato”, ha sottolineato Caruso. Un passaggio è stato infine dedicato alla prossima legge sulla montagna, che introduce elementi fiscali per le aree interne: “Abbiamo discusso col ministro Roberto Calderoli - ha detto Caruso - e vogliamo essere interlocutori attivi per monitorare l’attuazione delle misure, soprattutto quelle sul lavoro agile e i vantaggi fiscali per i professionisti”.


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