Ambiente

Km Zero: Coldiretti Molise, filiera corta e ristorazione connubio vincente.

Pubblicato: 23-06-2025 - 583
Km Zero: Coldiretti Molise, filiera corta e ristorazione connubio vincente. Ambiente

Km Zero: Coldiretti Molise, filiera corta e ristorazione connubio vincente.

Pubblicato: 23-06-2025 - 583


L’organizzazione interviene al convegno promosso dall’Accademia Italiana della Cucina presso la nuova sede della Nutfruit Italia a Pozzilli.

L’integrazione della filiera corta nella ristorazione rappresenta una grande opportunità per valorizzare i prodotti locali a km zero, a vantaggio sia del produttore sia del ristoratore. Questo il messaggio lanciato da Coldiretti Molise nel corso del Convegno dal tema “Identità e Sostenibilità – I prodotti del territorio molisano nella ristorazione”, tenutosi nei giorni scorsi nella sala convegni della nuova sede della Nutfruit Italia a Pozzilli (Is), azienda biologica, produttrice di mandorle e frutta secca in guscio, dell’imprenditore agricolo e Presidente regionale di Coldiretti Molise, Claudio Papa.



All’incontro, organizzato dalla Delegazione di Isernia dall’Accademia Italiana della Cucina, e moderato da Alessia Boriati e Antonio Valerio, hanno preso parte, in veste di relatori: Cesare Scalabrino di Coldiretti Molise, i professori dell’Unimol, Sebastiano Delfine e Giampaolo Colavita, il dott. Pierluigi Milone, consulente Psr della Regione Molise, e lo chef del ristorante dell’Hotel Dora di Venafro (Is), Adriano Cozzolino.A fare gli onori di casa l’avvocato Anna Scafati, Presidente della Delegazione di Isernia dell’Accademia Italiana della Cucina, ed il Presidente Papa che, sottolineando l’utilità di questo convegno, cui ne seguiranno altri su diverse tematiche legate all’agroalimentare, ha invitato agricoltori e ristoratori a fare rete nell’interesse comune e dell’intero territorio molisano.Rimarcando l’importanza ed il valore della filiera corta, Cesare Scalabrino di Coldiretti, nel corso del suo intervento incentrato sul rapporto tra filiera corta e ristorazione, ha portato ad esempio la positiva esperienza maturata dalle aziende agricole aderenti a Campagna Amica, la Fondazione espressione di Coldiretti che dal 2008 assiste i produttori agricoli e zootecnici che effettuano la vendita diretta al consumatore di quanto producono.



“Nel periodo della pandemia – ha ricordato Scalabrino – i produttori del mercato di Campagna Amica di Campobasso hanno messo su un semplice ma efficace sistema di consegne a domicilio, grazie al quale il conferimento dei cibi, effettuato a turno dagli agricoltori del mercato, ha consentito di far arrivare rapidamente i prodotti a destinazione a costi minimi, che nei mesi del lock down è stato offerto gratuitamente ai clienti. Un sistema, questo, replicabile anche per le consegne ai ristoranti ottenendo altresì il non trascurabile risultato di rispettare maggiormente l’ambiente, dal momento che i tragitti brevi da coprire, dalle aziende o dal mercato alle cucine dei ristoranti, comportano un notevole abbassamento di emissione di gas serra da parte dei mezzi di trasporto utilizzati. Il tutto bypassando la GDO e consentendo così ai prodotti di giungere rapidamente a destinazione, senza necessità di subire trattamenti che ne preservino la freschezza.Fin qui gli oggettivi elementi di positività ma l’implementazione della filiera corta richiede infrastrutture adeguate e una logistica efficiente per sciogliere i nodi critici legati al trasporto rapido dei prodotti. Il primo è di certo rappresentata dalla rete viaria, che in Molise ha urgente bisogno di essere migliorata; condizione, questa, indispensabile per consentire rapidi e comodi spostamenti, specie nelle zone interne.Riguardo al km zero, poi, va detto che questo, pur costituendo un valore aggiunto per la ristorazione, potrebbe presentare delle criticità dovute alle quantità di approvvigionamento dei prodotti, legati alla stagionalità come anche all’andamento delle produzioni. “Per questo – ha suggerito Scalabrino - è consigliabile, così come avviene anche negli agriturismi di Campagna Amica, adottare un menù per ogni stagione, incentrato sempre sui prodotti locali, che potranno essere forniti dai produttori più prossimi ai ristoranti che operano sul territorio. Mantenendo, al contrario, un menù invariato per tutto l’anno si andrà incontro a costi più elevati, dovuti al reperimento di prodotti non di stagione, che a volte devono arrivare anche all’estero, inficiando così anche i tanti sacrifici per promuovere il vero Made in Italy e Made in Molise”.



Per questo, in difesa del vero cibo Made in Italy, della salute dei cittadini e del reddito degli agricoltori, Coldiretti ha lanciato la petizione popolare “Stop cibo falso: origine in etichetta” per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani, chiedendo una norma europea che estenda l’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta a tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Ue. “L’alleanza tra produttori e ristoratori – ha concluso il Presidente Papa - costituirà sempre più un volano di promozione turistica dell’intero territorio molisano se è vero, come conferma una recente indagine Coldiretti/Ixè, che il cibo è la principale voce di spesa nelle vacanze estive degli italiani, che oltre un decimo del budget vacanziero viene destinato a pranzi cene e acquisto di prodotti tipici e che il 90% dei turisti statunitensi sceglie l’Italia per la sua cucina e i suoi vini”.La serata si è conclusa con un momento conviviale nel corso del quale ospiti e relatori hanno potuto degustare gli ottimi prodotti del territorio, preparati dal Cuoco Contadino Felice Amicone dell’agriturismo “Guado Cannavina” di Agnone, che ha proposto piatti della tradizione molisana a km zero, fra cui non potevano mancare dolci a base di ottime mandorle bio prodotte dalla Nutfruit.




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