Politica

M55, Primiani e Greco:"Tra Regione e Asrem rimpallo di responsabilità"

Pubblicato: 26-06-2025 - 214
M55, Primiani e Greco:"Tra Regione e Asrem rimpallo di responsabilità" Politica

M55, Primiani e Greco:"Tra Regione e Asrem rimpallo di responsabilità"

Pubblicato: 26-06-2025 - 214


Comunicato stampa Movimento 5 Stelle a firma di Primiani e Greco
Un tema delicato e urgente, quello delle Commissioni mediche sanitarie per l’accertamento dell’invalidità civile, è stato al centro della nostra interrogazione presentata in Consiglio regionale. Insieme al collega Andrea Greco, abbiamo sollevato l’attenzione su un immobilismo amministrativo che sta penalizzando proprio chi ha più bisogno di tutele: i cittadini fragili, disabili e con gravi patologie, che attendono il riconoscimento dei benefici economici e previdenziali previsti dalla legge.



Le Commissioni, fondamentali nell’iter di accertamento della disabilità, risultano scadute dal 2024. Eppure, lo scorso giugno era stato pubblicato un avviso pubblico per il rinnovo, seguito da un lungo e articolato iter di valutazione dei requisiti dei candidati. Da allora, però, tutto è rimasto fermo: nessuna nomina, nessun provvedimento, nessun atto utile a garantire la continuità di un servizio essenziale. La Regione e l’Azienda sanitaria regionale del Molise (Asrem) continuano a rimpallarsi responsabilità.  E, alla nostra interrogazione, non sono seguiti chiarimenti: il sottosegretario Vincenzo Niro ha fatto riferimento al previsto passaggio di competenze all’INPS, che scatterà da gennaio 2026. Ma questa, a nostro avviso, non è una motivazione plausibile per lasciare scoperto un servizio per oltre un anno. È legittimo allora chiedersi: perché pubblicare un avviso nel giugno 2024, se poi non si è proceduto con la graduatoria e con gli atti successivi? Era un atto dovuto, certo, ma lo era anche la prosecuzione dell’iter amministrativo. E se, come è stato detto, la responsabilità è dell’Asrem, perché la Direzione Generale Salute non ha chiesto conto dell’inadempienza? Ad oggi resta una sola certezza: l’assenza delle Commissioni sta causando gravi ritardi e disagi a chi, per motivi di salute, non può permettersi di attendere. L’auspicio è che dal 1 gennaio 2026, con il passaggio di competenze all’INPS, si possa finalmente ripristinare la piena funzionalità del servizio. Ma nel frattempo, è doveroso agire, non si possono lasciare nel limbo centinaia di cittadini in attesa di un diritto.  Il silenzio istituzionale e il rimpallo di responsabilità non sono più tollerabili, ora servono risposte, atti concreti e, soprattutto, rispetto per la dignità delle persone fragili.




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