Coldiretti Molise chiede immediato sostegno per gli allevatori di Montenero Val Cocchiara e Pizzone le cui aziende sono state interessate, nei mesi scorsi, dall’epidemia di tubercolosi bovina. Le richieste dell’Organizzazione sono contenute in una lettera inviata dal Direttore regionale dell’Organizzazione, Aniello Ascolese, all’Assessore regionale all’Agricoltura, Salvatore Micone.
“Nel corso delle quotidiane interlocuzioni con alcuni degli allevatori di Montero Val Cocchiara e Pizzone, loro malgrado oggetto dei provvedimenti restrittivi conseguenti all’insorgere, lo scorso mese di ottobre 2024, di un focolaio della infezione di Tbc bovina – scrive Ascolese nella missiva - sono emerse una serie di criticità che condizionano in maniera pesante le sostenibilità delle aziende zootecniche”. Alla luce di ciò Ascolese sottolinea che “sarebbe utile accelerare i tempi per la liquidazione del ‘contributo’ necessario allo smaltimento del letame ed all’acquisto dei foraggi, per il quale sono stati reperiti i 200.000,00 euro, grazie al suo (dell’Assessore Micone, ndr) personale impegno”. Il Direttore di Coldiretti pone, poi, l’accento sui “danni irreparabili alle economie aziendali” che scaturiranno dall’impossibilità di portare gli animali al pascolo, essendo questi, ad oggi, “detenuti” in stalla, in forza di disposizioni emanate dai Servizi Veterinari che, in via precauzionale, vietano il pascolamento degli animali delle aziende dei due centri fino ad ottobre; anche se, evidenzia Ascolese, “le ultime analisi compiute su tutti gli animali, le terze della serie, hanno dato anch’esse esito negativo”. Un’altra situazione definita “paradossale” dal direttore di Coldiretti è rappresentata dalle prescrizioni che i servizi veterinari avevano fatto sul finire dello scorso anno, relativamente alla messa a norma di talune criticità di carattere strutturale. “Essendo trascorsi ormai i sei mesi previsti nel verbale di constatazione – spiega Ascolese - viene paventata la possibilità di irrogare le sanzioni per la mancata realizzazione degli adeguamenti richiesti. Adeguamenti, ci pare ovvio, che oggettivamente non possono essere eseguiti stante l’occupazione forzata delle strutture. A tal proposito – conclude quindi Ascolese - siamo a sollecitare la pubblicazione del bando per gli ‘investimenti’ verso il quale molti avevano riposto fiducia per poter compiere alcuni degli interventi migliorativi richiesti dalle autorità veterinarie e non solo”.