Filignano: Selvone la denuncia del consigliere di minoranza Romeo Pacitti: “Da tempo patiamo guasti sulla telefonia fissa e non si prendono provvedimenti”.
Filignano: Selvone la denuncia del consigliere di minoranza Romeo Pacitti: “Da tempo patiamo guasti sulla telefonia fissa e non si prendono provvedimenti”.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA ROMEO PACITTI CONSIGLIERE COMUNALE MINORANZA COMUNE DI FILIGNANO (IS)
Selvone, una piccola, preziosa frazione del territorio del Comune di Filignano
Essa è adagiata in una ridente conca, sovrastata dalle Mainarde e circondata da una serie di colli che s’avanzano, indietreggiano con la loro ricchezza di verde e di stradine “macerate” che la attraversano.
Il paesaggio è arricchito dalla presenza di animali selvatici : cinghiali, lepri, cervi, istrici ed altra fauna tipica.
La natura è quasi incontaminata : tipico paesaggio ottocentesco che ancora non è stato traumatizzato dal progresso scomposto della fase storica successiva.
La telefonia fissa è ultimamente assente per un guasto tecnico così rilevante che da DUE MESI non si riesce ad avere contatti con il mondo civile ultracollinare. La società che gestisce la rete sembra lavorare giorno e notte per risolvere il grave problema che esiste ma : niente. E’ ultrasiderale il guasto. Né vi è sollecitazione da alcuno per la riattivazione.
Gli amministratori comunali ? Fanno inaugurazioni faraoniche di strutture alberghiere perennemente inattive; tentano di finanziare alcune, non tutte, le attività sportive che operano sul territorio, oltre le loro possibilità di bilancio; coltivano attività di accoglienza per migranti che dopo anni permangono inoperose con grave danno per i residenti; non si attivano per far utilizzare case popolari di nuova costruzione ormai pronte da anni; bisticciano fra di loro per l’attribuzione di incarichi politici e amministrativi che passano ora ad uno, ora all’altro consigliere comunale con poca storia e con estromissioni prima dell’uno e poi dell’altro. Smetto per carità cristiana di enumerare i meriti di questa classe dirigente.
La bellezza dei luoghi dà l’impressione di vivere in tempi ormai passati. Le strade assomigliano sempre più alle mulattiere di un tempo aduse ai buoi in libertà, che vagano anche oggi in ogni dove, ed agli animali selvatici. La coltura dei campi, degli orti o dei giardini è scoraggiata da tali presenze vaganti. L’isolamento, l’assenza di sevizi e il tenore di vita ottocentesco costringe, come alla fine el secolo XIX, all’emigrazione. Le istituzioni locali : assenti. Il tentativo di provvedere affinché il vivere quotidiano sia meno pesante : non esiste.
Gli amministratori pubblici locali “volano alto” e sono impegnati in grandi “manovre” per la crescita della comunità ignorando completamente chi vive il territorio. Questi ultimi per continuare a vivere, con molto coraggio, i luoghi che sentono appartenere da anni al loro sentimento di vita, hanno necessità del telefono, di strade sicure, di assistenza, di sevizi primari indispensabili e di presenza continua e sicura delle istituzioni.
Lo spopolamento, l’emigrazione e l’assenza delle istituzioni di primo livello sono i veri elementi invece che abitano in ogni dove.
Intanto ci si prepara alla nuova campagna elettorale del 2019 per le comunali riproponendo i soliti argomenti triti e ritriti con promesse ed impegni ambiziosi dimenticando la vita di tutti i giorni