Domenica 5 maggio alle 17 l'arboreto “Giancarlo Cipressi” di Santa Maria Arabona (Manoppello, Pescara) propone un incontro aperto a tutti dedicato al tema della coltivazione degli olivi.
Si stima che in Italia ci siano oltre un milione di oliveti, metà dei quali abbandonati, oltre 620mila produttori professionali e 300mila amatoriali, non censiti. L'abbandono aumenta ogni anno a causa degli alti costi richiesti dalla cura di queste piante e anche dal progressivo venir meno delle generazioni più anziane, che per tanti anni hanno prodigato le loro cure per questo patrimonio. Recuperare questi oliveti permetterebbe di avere più olio italiano, prodotto localmente, e di recuperare un patrimonio di paesaggio e biodiversità.Chi invece con fatica riesce a non abbandonare il proprio oliveto familiare si scontra non solo con la difficoltà di fronteggiare gli alti costi della raccolta, della molitura e della potatura, necessaria ogni anno per avere un buon raccolto. Ma anche con problemi nuovi come i cambiamenti climatici, l'arrivo di insetti patogeni fino a ieri sconosciuti e la messa al bando di molti principi attivi con i quali un tempo si difendevano le piante dalle malattie.Durante l'incontro si parlerà di questi temi, e in particolare delle buone pratiche di concimazione, potatura, gestione del suolo e difesa necessarie per mantenere le piante sane e produttive. A illustrarle saranno l'agronomo Silverio Pachioli, membro dell'Accademia dei Georgofili e dell'Accademia nazionale dell'Olivo e dell'Olio, e il fitopatologo Domenico D'Ascenzo, già responsabile del Servizio Fitosanitario della Regione Abruzzo.Dopo gli interventi dei due esperti si farà una passeggiata tra gli olivi attigui all'arboreto “Giancarlo Cipressi”, per individuare e riconoscere i principali patogeni e parassiti
Per partecipare all'incontro, aperto a tutti, è richiesta solo un'offerta libera, destinata alla manutenzione dell'arboreto.
Per informazioni: cell. 340 8070450, arboretocipressi@gmail.com
Che cos'è l'Arboreto “Giancarlo Cipressi”
L'arboreto “Giancarlo Cipressi” si trova a Santa Maria Arabona, frazione del comune di Manoppello (Pescara). Nato in una ex cava di breccia, grande un ettaro, è una collezione di una novantina di alberi e arbusti di specie tutte diverse, ciascuna contrassegnata da un cartellino con scritto il nome comune e scientifico: dal ginkgo biloba al tiglio, dal carpino alla quercia da sughero, dall'olivo al liquidambar... C'è anche il caco di Nagasaki: simbolo di pace, è un giovane esemplare discendente da un albero di cachi sopravvissuto alla bomba atomica che distrusse la città giapponese di Nagasaki durante la seconda guerra mondiale. Realizzato a scopo didattico, per avvicinare soprattutto i bambini alla conoscenza degli alberi e alla loro importanza per la nostra vita, è un luogo che ospita scolaresche in gita didattica, spettacoli di teatro-natura e incontri sul tema del giardino, del paesaggio, dell'agricoltura e della tutela della biodiversità. È utilizzato anche come location di matrimoni all'aperto e feste di compleanno per bambini con la formula della caccia al tesoro botanica. Giancarlo Cipressi, a cui l'arboreto è dedicato, è stato un agronomo di Manoppello prematuramente scomparso, molto amante degli alberi. Fu lui a suggerire l'idea di creare questo luogo.
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