ISERNIA. Il territorio molisano possiede un patrimonio storico preziosissimo, quasi sempre sottovalutato da chi dovrebbe proteggerlo e valorizzarlo. Il sito romano e le mura ciclopiche di Agnone, che facevano parte della cinta difensiva dell’insediamento sannita, sono un esempio emblematico di come le Istituzioni e le amministrazioni che si sono succedute negli anni non abbiano saputo investire le adeguate risorse nella preservazione del patrimonio archeologico: “non è concepibile che un sito di tale importanza venga trascurato fino al rischio crollo – afferma Agostino Di Giacomo, responsabile isernino di CasaPound. Sia la zona romana che quella sannita sono praticamente inaccessibili, abbandonate a sé stesse e invase dalla vegetazione. Il crollo delle mura ciclopiche sarebbe un danno irrimediabile ed è assolutamente necessario un tempestivo intervento di restauro e di riqualificazione di tutta l’area per cui, tra l’altro, sono già stati stanziati dei fondi che giacciono inutilizzati da diversi anni. Non dubitiamo che la nuova amministrazione risolverà nel migliore dei modi questa situazione, apportando un beneficio notevole all’economia del territorio con l’indotto turistico che nascerà da un sito archeologico di grande valore. Il neo sindaco Marcovecchio si è dimostrato subito sensibile a queste tematiche e saprà certamente apportare innovazione ad un Comune dalle grandi potenzialità ma rimasto imbrigliato dalle politiche delle ultime amministrazioni, disattente alle priorità del territorio”.
“In un momento come questo, la riscoperta della propria storia e la difesa della propria identità sono fattori fondamentali, anche a livello locale. L’alto Molise, in particolare, è stato il cuore pulsante del Sannio. Negli ultimi anni stiamo assistendo a una notevole rivalutazione della storia e della cultura sannite: i nuovi studi intrapresi da ricercatori di tutta Europa e il rinnovato interesse da parte della popolazione locale sono evidenti sintomi di un risveglio culturale che deve essere incentivato. In quest’ottica assume particolare rilevanza la proposta, avanzata anche dall’amministrazione di Isernia, di creare una rete di collegamento tra comuni con autobus riservati ai turisti, per permettere loro di vedere le bellezze, sconosciute ai più, del nostro territorio”.
“Non possiamo permettere – conclude Di Giacomo – che la nostra storia millenaria venga trascurata e dimenticata. È dovere delle Istituzioni e di ogni cittadino conoscere e approfondire la propria storia, nel nome di quella valorizzazione del territorio di cui si parla tanto ma che spesso, purtroppo, resta una aspirazione priva di concretezza”.