RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DAL CONSIGLIERE REGIONALE CRISTIANO DI PIETRO.
Con l’incontro tenutosi ieri a Larino, si chiude il ciclo di appuntamenti organizzato sul nostro territorio per discutere a 360 gradi di caccia e del mondo venatorio regionale con coloro che ne sono parte attiva e costruttiva. Due mesi intensi che hanno visto il Consigliere delegato alla caccia, Cristiano Di Pietro illustrare il lungo lavoro svolto per riorganizzare e rivitalizzare un settore troppo a lungo trascurato.
Partendo proprio dalle esigenze e dai problemi riscontrati sul territorio, in quest’ultimo anno particolare attenzione è stata prestata all’emergenza legata alla massiccia presenza di cinghiali che sta producendo inevitabili danni al nostro patrimonio agricolo e zootecnico. Un vero e proprio pericolo anche sul profilo sanitario nonché della sicurezza stradale, come testimoniato dagli innumerevoli incidenti causati dagli ungulati.
Da un lato si è reso necessario ricorrere a misure straordinarie come la richiesta dello Stato di calamità naturale presso il Governo nazionale con ampliamento dei termini del periodo di abbattimento, non ricevendo peraltro alcuna risposta. Dall’altro, è proseguito il dialogo costante con l’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, per sviluppare un adeguato piano di prelievo e contenimento gettando, al contempo, le basi per l’attivazione della caccia di selezione. Attraverso questa modalità sarà possibile formare, tramite dei corsi ad hoc aperti a tutti e organizzati dagli ATC, un numero di selecacciatori abilitati al prelievo dei cinghiali anche nei periodi di chiusura, unicamente con carabina munita di ottica di precisazione, senza l’ausilio del cane e nei luoghi dove è consentito il prelievo venatorio, come da calendario. Il numero di capi che ciascun selecacciatore potrà abbattere sarà indicato dall’ISPRA sulla base dei dati indicati dalla regione Molise che tengono conto delle ultime stime e degli ingenti danni causati dagli ungulati.
A tal proposito, da sottolineare l’esito dell’ultima seduta della Consulta regionale della caccia che ha avviato le procedure per l'adozione della caccia di selezione tramite i selecacciatori anche in Molise e che ha licenziato, con parere favorevole e a maggioranza, la proposta di modifica della L.R. 19 del 10 agosto 1993 che, per effetto della riforma del ministro Delrìo, riordina e trasferisce alle regioni le funzioni precedentemente ricoperte dalle province. Notizie positive anche per il Piano faunistico venatorio regionale che, dopo l’approvazione in Giunta lo scorso mese di maggio, ha ottenuto il via libera in Commissione e sarà portato all'attenzione del Consiglio nella prossima seduta utile.
«Con la definitiva approvazione del Piano - commenta Di Pietro - doteremo il Molise di uno strumento indispensabile per la gestione e conservazione del suo patrimonio faunistico, nel rispetto delle normative internazionali, nazionali e regionali. Con l’ausilio dei selecacciatori, invece, diamo una risposta alle tante emergenze legate al sovrannumero di cinghiali, portando allo stesso tempo innovazione all’interno del mondo venatorio molisano» conclude il Consigliere delegato.