L’attuale consigliere di minoranza “rimarca” alcuni comportamenti dell’attuale amministrazione.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA ROMEO PACITTI (CONSIGLIERE COMUNALE FILIGNANO).
FILIGNANO. Tempo fa ci siamo occupati di una situazione particolare che si stava creando sul territorio del Comune di Filignano. Avevamo segnalato infatti che l’attenzione riservata dagli amministratori comunali di maggioranza ai pochissimi polli da cortile ancora presenti sul territorio era sproporzionata e rappresentava una palese ingiustizia rispetto a quella riservata ai cani randagi che pure animavano e continuano ad animare le frazioni dello stesso. E’ necessario ricordare che con solerzia impeccabile il sindaco Coia, nonché presidente della Provincia di Isernia, e la sua amministrazione, a seguito di una segnalazione pervenuta da alcuni turisti occasionalmente presenti in località Cerasulo, ha immediatamente attivato la polizia municipale, gli ispettori della ASL, i carabinieri e la Procura della Repubblica di Isernia (come atto dovuto) perché due pensionati ultraottantenni del posto avevano osato allevare due o tre galline ( il numero è quello reale) a distanza ravvicinata dalla propria abitazione.
Lo stesso sindaco ha “dovuto” emettere inoltre una ordinanza con la quale regolamentare tale tipo di “allevamenti” alla stregua di fenomeni di rilevante e preoccupante entità sull’intero territorio (ma con particolare riguardo – si dice nell’ordinanza- a quelli segnalati) ed invita le forze dell’ordine a vigilare su detti polli perché, pur se in numero fatiscente, non turbino la salute e l’igiene pubblica. Ha quindi nominato una commissione di studio per modificare un regolamento comunale, illegittimamente adottato, per scoraggiare i pochi cittadini anziani e pensionati al minimo, anche se ultraottantenni, ad adottare misure igieniche improbabili e sicuramente sproporzionate all’entità del fenomeno.
Romeo Pacitti ex sindaco Filignano
Stessa solerzia non è stata adottata per i cani randagi che continuano ad abusare del territorio e per ottenere un intervento sanificatore da parte del sindaco è stato necessario intervenire a più riprese nel tempo e fare ricorso alla procura della repubblica segnalando i molteplici ricoveri ospedalieri avvenuti e dovuti ai morsi ricevuti da cittadini inermi.
Ci si chiede : non era finito il tempo delle particolari attenzioni solo per alcuni cittadini e la totale indifferenza per gli altri ? Guarda caso gli stessi turisti che hanno segnalato la presenza di 3 polli (si ripete : numero reale) allevati in maniera “contraria alle norme igieniche” sono stati segnalati a suo tempo all’autorità comunale per presunti abusi edilizi e …. dopo l’intervento del vigile comunale e del tecnico dello stesso Ente…. ancora non si trova il tempo per definire se l’abuso è stato commesso o no. Le risposte ufficiali fornite dall’amministrazione solo dilatorie ed invocano la mancanza di disponibilità di tempo per esaminare i fatti.
Sono due pesi e due misure alla presenza degli stessi soggetti ? Sicuramente sì.
Quale la ragione non è dato sapere. E’ importante notare che al fianco di problematiche di portata provinciale quali le scuole, la creazione di disoccupazione, la viabilità fatiscente, la mancanza di risorse finanziarie e tutto quanto già noto ed abusato, si trovi anche il tempo per occuparsi con particolare predilezione di una segnalazione di scarso pregio sociale e sanitario per scatenare un percorso che ha condotto i due soggetti “allevatori” all’attenzione della Procura della Repubblica e ne porterà ancora altri che risiedono sul territorio.
Intanto le strade comunali languono nell’abbandono più totale; la popolazione subisce un decremento numerico quotidiano; la lettura dei bilanci comunali ed il loro contenuto produce sugli occhi del lettore lo stesso effetto della presenza nelle loro vicinanze di cipolle fresche appena tagliate; la cooperativa sociale nata con progetti ambiziosi dal punto di vista occupazionale ambisce solo di scomparire senza particolari danni per chi ha assunto delle responsabilità sociali; la cessione di abitazioni presenti sul territorio ad un euro con l’alta “vigilanza” del Comune sembra non avere dato i risultati sperati ad oggi; l’albergo ex Le Ginestre di proprietà del Comune attende che il prefetto d’autorità lo animi con migranti bisognosi di ospitalità, con grande sollievo per chi sta investendo dei capitali nella struttura; gli interventi sociali, infrastrutturali ed economici sono rimasti – non avevamo comunque dubbi in merito - dei puri annunci elettorali. In definitiva il nulla più assoluto brilla nell’operare quotidiano di chi amministra direttamente il Comune di Filignano. Solo le piccole beghe risaltano ed incidono sulla vita dei pochi ottuagenari che da generazioni si concedono la presenza di un uovo fresco a tavola, magari per fare la frittata a Pasqua o, sicuramente per taluni, per risolvere con il pranzo quotidiano. Questi sono problemi importanti per chi vive di queste cose, con queste cose e per queste cose.