Cronaca

Rionero Sannitico: Minichiello si salva per il rotto della cuffia. La votazione sulla sfiducia termina 5 a 5.

Pubblicato: 16-03-2017 - 341
Rionero Sannitico: Minichiello si salva per il rotto della cuffia. La votazione sulla sfiducia termina 5 a 5. Cronaca

Rionero Sannitico: Minichiello si salva per il rotto della cuffia. La votazione sulla sfiducia termina 5 a 5.

Pubblicato: 16-03-2017 - 341


In sede di Consiglio nasce un nuovo gruppo misto. “Saremo un vigile attento per il resto del mandato amministrativo”.

RIONERO SANNITICO. E’ durato circa un’ora il Consiglio Comunale di questa mattina fondamentale per le sorti amministrative del comune dell’Alta Valle del Volturno. La mozione di sfiducia al sindaco Tonino Minichiello presentata da cinque firmatari, tra cui l’ex assessore e vicesindaco Arnaldo Rossi, non è passata. Il primo cittadino si è salvato per il “rotto della cuffia”. Infatti, la votazione finale in assise è terminata 5 a 5, ma Minichiello dalla parte aveva il suo voto fondamentale per salvare la poltrona e la vita amministrativa, che non ha nemmeno utilizzato. Infatti ora il Consiglio viaggia sul filo del rasoio 6 a 5 per Minichiello e la situazione sarà sempre così per il resto del mandato amministrativo. Dall’assise civica odierna, come comunicato alla nostra redazione, sono fuoriuscite numerose novità. Infatti, in sede di Consiglio è nato un nuovo gruppo misto formato da Arnaldo Rossi e Giuseppe Fioritto, che tramite un manifesto pubblico hanno comunicato alla cittadinanza la decisione e soprattutto la scelta che gli ha portati ad andare avanti con la mozione di sfiducia nei confronti del primo cittadino. Tra le motivazioni più importanti la mancata spiegazione della revoca della nomina da assessore e vicesindaco di Arnaldo Rossi. Non solo.

Comune di Rionero Sannitico (Is) Comune di Rionero Sannitico (Is)

Sin dal primo giorno – si legge nel manifesto pubblico affisso in paese dal nuovo gruppo misto – abbiamo cercato di dialogare con il sindaco per cercare di dare una spinta al cambiamento per il rilancio del paese facendo proposte costruttive e cercando di coinvolgere tutte le migliori forze del paese, ma lui ha sempre cercato di ostacolarci in tutti i modi. Sino a qualche mese fa abbiamo sostenuto il sindaco – continua il manifesto – nella speranza di un suo cambiamento e con la convinzione di poter fare qualcosa di buono per questo paese. L’operato del primo cittadino è servito per portare, nuovamente, il comune sull’orlo del dissesto finanziario. Il tutto è dimostrato dalle numerose entrate prive di fondamento riportate già nel conto 2015 , come l’entrata di 600mila euro prevista dalla vendita del patrimonio comunale, l’entrata di oltre 113mila euro prevista dai recuperi coattivi dell’autovelox e l’entrata di 60mila euro per il servizio di raccolta rifiuti al comune di Acquaviva d’Isernia.  Gli accordi preso con il sindaco e anche con il Revisore dei Conti erano quelli di tagliare le spese al fine di eliminare tutte le entrate prive di fondamento, ma ad oggi nulla è stato fatto in tal senso”.

Con queste motivazioni in sede di Consiglio si è votato la mozione di sfiducia con la conseguente nascita del gruppo misto formato da Rossi e Fioritto. In più in Consiglio vi sono altri tre consiglieri di minoranza già contro la politica di Minichiello. I numeri galleggiano sul filo del rasoio ed ora il sindaco dovrà stare con gli occhi aperti per evitare future spiacevoli sorprese. “Rappresenteremo – dichiarano Rossi e Fioritto – un occhio vigile sul territorio e controlleremo senza sosta l’operato dell’amministrazione comunale fino alla fine del mandato”. Restano ancora poco chiare le motivazioni che hanno portato alla cacciata di Arnaldo Rossi da parte del sindaco Minichiello. L'ex vicesindaco anche questa mattina in sede di Consiglio ha chiesto il perchè di questa scelta senza ricevere nessuna risposta ma solo la possibile idea della discussione dell'argomento in un futuro dibattito pubblico da organizzarsi.

DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA NOSTRA REDAZIONE DA TONINO MINICHIELLO (SINDACO DI RIONERO SANNITICO).

"Per correttezza d'informazione, credo nella liberta' di informazione non pero' nel riassunto con interpretazione . La verita' è che io non ho votato per correttezza politica, quindi il mio voto non è stato quello decisivo. La verita' vera è che la mozione di sfiducia non è passata perche' non ha avuto la maggioranza e cioè sei voti. Per assurdo poteva finire pure 5 a 0 e non passava lo stesso. Altra cosa è la maggioranza per il prosieguo della legislatura che al momento è 6 a 5 quindi legittimata a proseguire il mandato. Per il resto nel gioco della politica tutto sara' possibile".




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