Politica

Cerro al Volturno: l’ex consigliere provinciale Nicolino Colicchio lascia il Pd ed aderisce ad Art. 1 – Movimento Democratico e Progressista.

Pubblicato: 25-05-2017 - 337
Cerro al Volturno: l’ex consigliere provinciale Nicolino Colicchio lascia il Pd ed aderisce ad Art. 1 – Movimento Democratico e Progressista. Politica

Cerro al Volturno: l’ex consigliere provinciale Nicolino Colicchio lascia il Pd ed aderisce ad Art. 1 – Movimento Democratico e Progressista.

Pubblicato: 25-05-2017 - 337


“Nessun dirigente del Pd mi ha contattato dopo la vicenda provinciale ed il ricorso vinto da Di Pasquale che mi ha scalzato da via Berta”.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA NICOLINO COLICCHIO.

CERRO AL VOLTURNO – ISERNIA. Ho aderito ad Articolo UNO – MDP e non potevo fare scelta diversa. – commenta Nicolino Colicchio. Perché in questo movimento ho ritrovato tutte le ragioni del mio impegno politico. Da quando è nata questa nuova forza politica sento che la mia passione e la mia militanza hanno di nuovo un senso. Purtroppo in questi ultimi anni è stato il Partito Democratico a lasciarci, a tradire le ragioni che ci avevano con grande entusiasmo spinto a creare quel soggetto politico che avrebbe dovuto dare una casa ed una prospettiva a tutti i progressisti d’Italia. Quel progetto è fallito, tantissimi iscritti e ancor più tanti elettori sono stati traditi dalle politiche scellerate che il Governo Renzi in quasi tre anni ha portato avanti. Ne cito solo alcune, le più significative: il jobs act, la buona scuola, la riforma della pubblica amministrazione, la riforma costituzionale. nicolino-colicchio-web

Le cose fatte che non ho condiviso sono diventate negli anni più numerose di quelle che ho approvato, quindi questa mia scelta è stata praticamente inevitabile nel momento in cui sulla scena politica ha preso corpo e forza questo nuovo soggetto politico che è nato con l’intento di costruire una sinistra rinnovata, aperta e progressista. Una sinistra con una visione lungimirante che non cerchi consenso immediato con slogan o bonus ma che abbia l’ambizione di costruire le condizioni per garantire a tutti una vita più dignitosa in un mondo più equo. Sul piano locale non posso poi non fare qualche considerazione. Si è in un partito perché si sceglie di far parte di una comunità ed in una comunità uno dei valori imprescindibili è la solidarietà. Nelle scorse settimane il Tar ha accolto il ricorso presentato da Di Pasquale ed ha quindi annullato la mia elezione in Consiglio provinciale, almeno fino a quando anche il Consiglio di stato si sarà espresso. Ebbene, durante tutto questo periodo e anche dopo la sentenza non c’è stato nessuno, ma proprio nessun dirigente del PD, a partire dal Segretario regionale, che abbia sentito il dovere di contattarmi. Se ricoprivo quel ruolo lo facevo come esponente del Partito Democratico e non certo a titolo personale. Insomma le ragioni sono innumerevoli e profonde ed oggi, finalmente, mi sento di nuovo a casa.




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