La storia narra che il 10 ottobre dell’881 una parte dei monaci benedettini che occupavano e facevano vivere l’area abbaziale di San Vincenzo al Volturno, vennero barbaramente uccisi da un folto numero di guerrieri e saraceni. Una parte dell’area abbaziale di San Vincenzo venne letteralmente rasa al suolo e molti di questi monaci, per fortuna, riuscirono a fuggire verso Capua. Dopo qualche anno tornarono per far rivivere lo splendore della comunità monastica di San Vincenzo. Anche quest’anno, con una solenne celebrazione e la santa messa officiata dall’Abate di Montecassino, monsignor Donato Ogliari, l’evento è stato rivissuto.
Per l’occasione, all’interno della maestosa Abbazia di San Vincenzo al Volturno, presenti autorità civili e militari e davvero tantissimi fedeli. Molti di questi, come accade ormai da anni nella Valle del Volturno, si sono recati alla santa messa a piedi, partendo in pellegrinaggio da diversi centri della zona. Il gruppo più folto è giunto da Cerro al Volturno e Colli a Volturno su iniziativa del consigliere comunale di Cerro, Gabriel Paolone, che ha raggruppato tutti i fedeli che hanno voluto onorare la storia dei Martiri Vulturnensi.