Sport

Boys Book, continuano le interviste ai campioni della Boys. Oggi tocca a Mattia Rocchio.

Pubblicato: 21-12-2017 - 380
Boys Book, continuano le interviste ai campioni della Boys. Oggi tocca a Mattia Rocchio. Sport

Boys Book, continuano le interviste ai campioni della Boys. Oggi tocca a Mattia Rocchio.

Pubblicato: 21-12-2017 - 380


La Società della Boys Roccaravindola che da qualche settimana ha lanciato la nuovissima rubrica “BOYS BOOK” oggi ripropone la propria attività e nell’occasione la nostra redazione ha intervistato Mattia Rocchio, giovanissima promessa della nostra scuola calcio della categoria Giovanissimi.

Ecco l’intervista che il giovane calciatore ha rilasciato alla nostra Redazione.

Raccontaci un po’ di te. Quando hai iniziato a giocare a calcio e cosa rappresenta per te lo sport?

Ho iniziato a giocare all’età di 8 anni, per strada, a scuola, al campetto, in tutte le occasioni sempre con i miei amici con la quale con alcuni di loro oggi difendo i colori della Boys. Per me lo sport è una cosa importantissima, mi piace molto praticarlo, mi libera da ogni negatività.

C’è un calciatore in particolare che consideri un punto di riferimento e a cui ti ispiri?

Sinceramente non mi ispiro a nessun giocatore, cerco di essere me stesso sempre, quando guardo le partite di calcio in Tv però seguo particolarmente i giocatori che hanno il ruolo di esterno di difesa.

Che ruolo prediligi in campo?

Il ruolo che mi piace di più in campo è esterno destro, anche perché mi riesce abbastanza bene, ho sicurezza in quel ruolo, conosco i movimenti e non ho difficoltà in un modulo a 3 facendo il quinto di fascia o in un 4-4-2 o 4-3-3 quando capita di giocare con la squadra degli Allievi.

Raccontaci un po’ della partita di Domenica scorsa contro la Pro Calcio Junior?Domenica avevamo di fronte la Pro Calcio che in classifica era a un solo punto da noi, sapevamo anche che la partita precedente avevano subito una sonora sconfitta per 21 a 0 ma questo non ci ha dato già la consapevolezza della vittoria ma bensì come sempre il Mister ci spiega è di rispettare sempre l’avversario. Sin dall’inizio si è visto che avevamo voglia di vincere e abbiamo fatto una buona partita, soprattutto perché l'abbiamo preparata molto bene durante la settimana, abbiamo giocato meglio degli avversari e abbiamo vinto. Io personalmente sono molto felice per questa vittoria perché oltre ad ottenere 3 punti importanti ci aiuta a fare bene nelle prossime gare.

Il Gol più bello che hai segnato fino ad oggi?

Devo dire che giocando da esterno e in più di qualche occasione nella difesa a 3 per esigenza è difficile che io trovi la via del gol, però mi propongo spesso in attacco e se devo scegliere un gol in particolare scelgo il gol che ho siglato l'anno scorso contro il Vairano. Il tutto è avvenuto da una punizione a nostro favore, ricevo palla al limite dell’aria a mezza altezza e non ci penso due volte, tiro al volo fortissimo e la palla va in rete spiazzando il portiere, è stata una gioia indescrivibile e spero di provarla in qualche altra occasione.

Qual è stato il tuo primo allenatore? Il mio primo allenatore è stato il mister Giovanni Panella, è stata la mia prima guida, è la persona che mi ha fatto affacciare in questa disciplina e per me è stato molto importante mi ha insegnato tra l’altro i fondamentali che oggi porto con me. IMG-20171219-WA0058

Qual è il compagno di squadra con cui ti trovi di più?Ho la fortuna di stare in un gruppo molto unito e compatto sia in campo che fuori, però se dovessi scegliere dei compagni direi Biagio Foglietta, Lorenzo Cristinzio e Raul Meoli, li scelgo solo perché forse è d’obbligo rispondere ma veramente sono contento di far parte di questa squadra con questi ragazzi.

Qual è la tua squadra del cuore?

La mia squadra del cuore è il Napoli fin da quando avevo 7 anni e oggi che ha un gioco formidabile la seguo ancora di più con attenzione e spero che possa vincere lo Scudetto visto quello che ha fatto negli ultimi anni piazzandosi sempre tra i primi posti.

Hai un soprannome?

Non ho un soprannome al momento anche se da qualche mese più di una persona mi chiama Maicon e sinceramente mi piace tanto, forse mi chiamano così perché il mio modo di giocare e soprattutto il ruolo ricordano questo giocatore formidabile, magari potessi avere la possibilità di diventare come lui quindi mi impegnerò affinché possa appunto diventare come Maicon.

Si ringrazia Mattia Rocchio per essersi prestato alla nostra redazione rispondendo alle nostre domande.

 




Articoli Correlati