COLLI A VOLTURNO. Le giornate piovose portano con se tanti ricordi, tanta tristezza e a volte tanto malumore. Aver ricevuto quella maledetta telefonata questa mattina, alle ore 8, da un tuo parente prossimo, mi ha devastato il cuore e mandato in frantumi l’anima. Ti avevo ribattezzato “Forrest Gump” in uno dei miei primi articoli sulle tue gesta. Tu, quel camminatore umile che sapeva inondare di felicità ogni angolo del tuo paese, di quell’amata Colli, che porterà dentro di se una tristezza immane.
Eppure , con un piccolo e semplice gesto, da anni ormai, rendevi le mie giornate felici , a tratti gioiose, e quando squillava il mio telefono e vedevo sul display il tuo nome, sapevo che avevi bisogno di aiuto, di un Consiglio, oppure semplicemente di passare da me per farti scrivere un post da pubblicare su Facebook per fare gli auguri a qualche tuo amico o per ricordare qualcuno che non c’era più.
Oggi , 15 maggio 2018, si sta verificando il contrario. Le migliaia di persone che tu hai consolato, fatto sorridere o piangere allo stesso modo, si stanno “vendicando”. Si una vendetta da consumare con una foto ed un post per te Antonio, solo per te. Il collese buono, un secondo padre , per la mia persona. Un amico indispensabile per la vita di tutti giorni, per quella vita che a te aveva riservato tante amare sorprese ma anche gioie stupende, come i tuoi nipoti che sapevi amare alla follia. Ma siamo e sono più che mai convinto che la bontà divina ti ha voluto mettere sulla strada di tutti noi e sulla mia da diversi anni.
Sarebbe bello raccontare a tutti le nostre lunghe conversazioni, i nostri scambi di doni alle “Feste Comandate” come amavi dire tu, i tuoi consigli, le “soffiate” che mi facevi per dirmi se in paese era tutto apposto o le segnalazioni delle cose che non andavano. Un galantuomo d’altri tempi che ha combattuto una salute cagionevole. Avevi raggiunto il tuo obiettivo…camminando, camminando, eri tornato in forma. Un macinatore di asfalto e di sorrisi, questo sarai per sempre per me e per tutti coloro che hanno avuto il piacere di incontrarti sul cammino terreno.
E quando la sera vedevi la luce accesa in redazione, anche a centinaia di metri di distanza e mi chiamavi oppure passavi da me e col tuo tono “unico”, esclamavi “Direttore, sempre a lavoro, sei uno stakanovista”. Termine che tu forse nemmeno conoscevi ma utilizzavi con una dolcezza e prontezza unica nel suo genere.
Antonio Amodei in visita presso la nostra redazione.
Quando dicevi poi: “Devo passare da te , dobbiamo fare un servizio”. Ed io ridevo dentro di me perché sapevo di quale servizio avevi bisogno. Hai fatto compagnia a tutti noi, al “popolo del web”, come osavi definirlo, quel popolo del web nel quale per primo forse ti ho lanciato. Quel popolo del web che ha apprezzato il tuo essere , uomo così genuino e naturale, in ogni parte del Globo Terrestre. Ora così, come al tuo solito e senza avvisare, hai preso questa scelta “clamorosa”, di lasciarci tutti senza parole e andare via. Andare verso quel Padre Celeste che ogni giorno richiamavi nelle tue preghiere.
Con amarezza e difficoltà sto metabolizzando questa tua scelta, perché io e te avevamo ancora tanto da dirci e confidarci. Avevamo ancora tanti “servizi” da fare e da condividere con tutti. Ed invece, da buon testardo quale eri, sei voluto scappare via da tutto e tutti. Forse il Mondo Terreno non ti dava più quelle emozioni, che nel mio piccolo cuore hai saputo farmi provare in questi anni. Mi mancherà da morire il tuo passo silenzioso, mi mancheranno da morire i nostri appuntamenti, a volte anche notturni, mi mancherà da morire il tuo essere e il tuo fare. Mi mancherai da morire tu, caro amico mio.
Ora ti è stata concessa una possibilità. Nel Paradiso, dove forse già ti trovi, avrài chilometri e chilometri a disposizione da percorrere e senza fretta. Li potrai conoscere altre persone ed altri amici. Ma sappi che quelli che sono rimasti qui a combattere le tue “battaglie” di te non si dimenticheranno mai e poi mai.
Che la terra ti sia lieve... umile Antonio Amodei (4 giugno 1946-15 maggio 2018)