Nel Consiglio Regionale di ieri sono state trattate le “Disposizioni per la Prevenzione del Gioco d’Azzardo Patologico” dopo l’approvazione della legge 20 del 2016. Via libera alla creazione di un logo identificativo “No Slot”, rilasciato agli esercizi pubblici e commerciali che scelgono di non istallare o di disinstallare apparecchi di gioco, con l’impegno da parte del Presidente della Regione a dare impulso alle amministrazioni comunali affinché si attivino con regolamenti per diminuire la diffusione dei luoghi autorizzati ai giochi. Inoltre, l’impegno più ampio da parte del Presidente della Giunta di non ridurre le risorse destinate ai Piani sociali.
“Il contrasto alla ludopatia è un tema che ritengo di fondamentale importanza e più che mai attuale alla luce anche del Decreto Dignita’ – l’intervento di Paola Matteo - La ludopatia non è uno scherzo ma è un problema serissimo. Conduce ad un bisogno sempre maggiore di voler giocare, dimenticando progressivamente la vita reale per rifugiarsi in una realtà immaginaria, dove si perdono soldi, nell’attesa della “grande vittoria”. Il gioco d’azzardo è una patologia complessa, definita dall’OMS malattia sociale in grado di compromettere gravemente l’esistenza della vittima ed arrivare addirittura a generare fenomeni criminosi. Un plauso va al Presidente Donato Toma e alla sua Giunta che ad Agosto hanno approvato il Piano GAP 2017/2018 per la prevenzione e la cura della dipendenza da gioco d’azzardo patologico. Il Presidente ha da subito dimostrato di voler fare una politica di risposte concrete e di voler fortemente contrastare, attraverso vari strumenti, tale fenomeno che presenta dati allarmanti nella nostra regione.
Ora bisogna dare un’accelerata all’iter per non rischiare di perdere le risorse stanziate. Fondamentale selezionare, quindi, risorse umane in grado di poter realizzare il Piano. La legge e il Piano non devono essere dei contenitori vuoti. Importante la creazione di un logo identificativo “No Slot”- prosegue la capogruppo di Orgoglio Molise -anche al fine di sensibilizzare i giovani e di coinvolgere le scuole, e sono d’accordo anche sulla necessità di far funzionare bene e in fretta il Comitato Consultivo ma necessitiamo del coinvolgimento della nostra struttura regionale e di un Osservatorio Regionale delle Politiche Sociali che funzioni realmente”.
Proprio sull’Osservatorio Regionale, Paola Matteo, si è già attivata perché previsto anche all’art.2 della “Legge regionale n.13 del 10 ottobre 2015” (Misure in materia di prevenzione e contrasto alla violenza di genere), modificata con il voto all’unanimità lo scorso Dicembre e ribadisce la necessità del funzionamento pieno dell’Osservatorio:
“Il Comitato Consultivo per espletare bene la sua funzione, ha una reale necessità dei dati raccolti dall’Osservatorio previsto fin dal 2014 e anche da altre normative regionali precedenti e tuttora non funzionante. Il ruolo dell’Osservatorio è fondamentale perché promuove, coordina e realizza le azioni di monitoraggio sul sistema di offerta dei servizi sociali.
L’Osservatorio diventa quindi uno strumento indispensabile per occuparsi di tutte le fasce deboli, non solo dei ludopatici ma anche degli immigrati, dei minori, degli anziani, dei disabili e delle donne vittime di violenza di genere. Infine, in questa fase delicata della nostra regione l’Osservatorio è indispensabile per monitorare il dilagante fenomeno della droga contro il quale il Procuratore Nicola D’Angelo ha chiesto giustamente a tutti noi di “scendere in guerra”.