Militari sanità, presidente Regione Molise scrive a Conte: politica commissariale fallimentare, agire subito
Campobasso, 3 giugno 2019 - «Gentile Presidente, mi vedo costretto, ancora una volta, mio malgrado, a segnalarLe il grave stato di crisi in cui versa la sanità molisana, una situazione emergenziale e improcrastinabile rispetto alla quale la politica posta in essere fin qui dalla Gestione commissariale ha evidenziato inadeguatezza e fallimento.
Lultimo atto, in ordine di tempo, vale a dire la richiesta dellinvio di medici militari per scongiurare la chiusura di reparti negli ospedali della regione, poteva e doveva essere evitato in ogni modo.
Esso testimonia, inequivocabilmente, come i commissari non abbiano assolutamente il polso della situazione, né la capacità di governare lo stato di crisi e di proporre soluzioni idonee.
La strada da percorrere, per non arrivare al punto in cui siamo, era stata indicata, in maniera chiara, dalla Direzione dellAzienda sanitaria molisana (ASREM), che aveva sollecitato, esattamente un mese fa, i commissari a validare le procedure che avrebbero consentito di avere personale e prestazioni sufficienti per garantire la continuità delloperatività sanitaria su tutto il territorio. Così non è stato e ora i commissari si assumono la gravissima responsabilità, di fronte a tutta la comunità, di aver portato la situazione a un livello di crisi mai visto prima.
Per tali gravi motivi, invito il Governo a prendere atto dello status quo e assumere i conseguenti provvedimenti, anche di carattere straordinario, con somma urgenza.
Bisogna agire e farlo subito. A rischio sono lerogazione dei Livelli essenziali di assistenza e la tutela del diritto alla salute dei molisani.
Loccasione mi è gradita per porgerLe i più distinti saluti».
Il testo integrale della nota sulla sanità molisana che il presidente della Regione Molise ha inviato al presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, e, per conoscenza, al ministro della Sanità, Giulia Grillo, al ministro dellEconomia e delle Finanze, Giovanni Tria, e al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Giancarlo Giorgetti.