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Molise, si apre il Consiglio regionale a distanza con il discorso del Presidente Salvatore Amicone.

Pubblicato: 30-03-2020 - 295
Molise, si apre il Consiglio regionale a distanza con il discorso del Presidente Salvatore Amicone. Politica

Molise, si apre il Consiglio regionale a distanza con il discorso del Presidente Salvatore Amicone.

Pubblicato: 30-03-2020 - 295


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA SALVATORE MICONE -PRESIDENTE CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISE

Oggi ci troviamo a svolgere una seduta consiliare inconsueta, nella sostanza degli argomenti da trattare e nella sua modalità di svolgimento, che affronterà una tematica fino ad oggi sconosciuta e che mai avremmo pensato di dover esaminare.

Stiamo vivendo giorni terribili, giorni insoliti, giorni inaspettati, giorni epocali. Giornate che rubano ogni nostra certezza e che vedono protagoniste l’angoscia, la paura, i sacrifici. Giorni che inesorabilmente stanno scorrendo e che viviamo scrivendo pagine tristi della storia dell’umanità.

Siamo passati da un cielo sereno alla pioggia, in un modo repentino ed irruento, fino ad arrivare alla tempesta che, impetuosamente, mette a dura prova il bene più prezioso ed il diritto irripetibile che ognuno di noi possiede: la Vita.

In questi giorni di emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19, che vanno facendosi via via settimane, stiamo assistendo, da un lato, all'aumento incontrollabile dei contagi nel nostro Paese che provoca migliaia di malati e purtroppo di vittime quotidiane, e, dall’altro, all’inevitabile erosione progressiva delle nostre libertà individuali che, dall'avvento dell'Italia repubblicana in poi, non avremmo probabilmente mai neanche immaginato potessero essere compresse e limitate. Emergenza che ci obbliga a tenere distanze sociali ed interfamiliari, che ci ha fatto scoprire la solitudine in un mondo globalizzato e che ci impone drastiche restrizioni.

Libertà limitate ed economia nazionale bloccata, un’emergenza sanitaria, economica e sociale che soggiacciono al bene Vita ed alla tutela della salute pubblica. Sforzi immani e duri sacrifici che ci vengono richiesti e che noi dobbiamo imporci, con smisurata responsabilità e con enorme senso civico, e dobbiamo credere che il “rimanere a casa” debba essere concepito come “mi proteggo, proteggo gli altri e posso continuare a produrre o addirittura produrre cose nuove attraverso gli stessi mezzi”.

Mai avremmo pensato di vivere una pandemia sanitaria mondiale, che da un giorno all’altro ha stravolto e continua stravolgere il nostro vivere quotidiano, una battaglia epidemiologica invisibile che non si vede, ma c’è e sembra aver deciso di voler mettere un punto al nostro modo di vivere, che fino a poco più di un mese fa era frenetico, a ritmi pieni, forse anche scontato.

E adesso spetta a noi tutti il gravoso e fondamentale compito di trasformare questo punto in una virgola, in una pausa che non sappiamo quanto durerà ma dobbiamo continuare a vivere, andare avanti e, soprattutto, sostenere quanto più possibile chi, in questa emergenza, ogni giorno è in prima linea, in trincea come protagonista indispensabile ed essenziale di questa battaglia: i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari con il loro lavoro straordinario ed incessante che prestano nelle strutture sanitarie della nostra regione, le Forze dell’Ordine con il loro contributo quotidiano, la Protezione civile ed i suoi volontari attraverso il lavoro capillare sul territorio e senza sosta, i Sindaci che hanno la grande responsabilità di tutelare l’incolumità e la salute delle proprie comunità spesso accompagnata dal grande peso e dal coraggio di dover prendere decisioni indispensabili e scelte drastiche, i farmacisti, gli addetti dei supermercati, gli addetti alle pulizie, gli autotrasportatori, gli operai e tutti coloro che garantiscono i beni ed i servizi essenziali, gli insegnanti che continuano a garantire l’istruzione dei nostri figli, i volontari e le persone che si prendono cura degli anziani, dei disabili, delle persone non autosufficienti, dei malati, delle persone con difficoltà economiche e sociali, al Governo regionale che, insieme all’intero apparato della macchina amministrativa, sta fronteggiando tutte le problematiche e le relative conseguenze derivanti dall’emergenza tutto questo coadiuvato dai numerosi contributi solidali che persone, attività  ed associazioni stanno apportando alla nostra sanità regionale ed ai molisani nella maniera più disparata dimostrando un grande cuore, a tutti loro va il mio infinito GRAZIE, in primis da cittadino e poi come Presidente di questo Consesso.




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