ISERNIA. Stamattina il Presidente della Provincia di Isernia Alfredo Ricci, assistito dal responsabile del settore viabilità Lorenzo Di Iacovo, ha incontrato il sindaco di Pescolanciano Manolo Sacco e una delegazione di tre cittadini per la questione inerente alla dismissione di un passaggio a livello sulla strada Provinciale 77 Ponte Baranello che allaccia la S.P. Aquilonia e la S.P. Trignina, a seguito di convenzione stipulata tra la stessa Provincia e RFI (Rete Ferrovie Italiana) lo scorso mese di dicembre.
La riunione è stata convocata dal Presidente Ricci, una volta appreso della protesta di alcuni cittadini organizzata presso il predetto passaggio a livello, onde potere ascoltare le esigenze della comunità di Pescolanciano.
In apertura di riunione il Presidente Ricci ha ricordato che le trattative con RFI per la dismissione del passaggio a livello (e di altri due interessanti viabilità comunale) furono avviate nel mese di maggio 2018 su iniziativa proprio del Comune di Pescolanciano.
Le trattative furono condotte da Comune e Provincia insieme, addirittura la Provincia fu a ciò delegata dal Comune.
Lo scopo della iniziativa era quello di chiudere alcuni passaggi a livello dismessi e, nel contempo, realizzare una serie di interventi di miglioramento della sicurezza della viabilità sia comunale sia provinciale.
Sennonché, successivamente alla sottoscrizione della convenzione da parte della Provincia, il Comune di Pescolanciano improvvisamente decise di rinunciare alla stipula della convenzione.
Nel frattempo, l’iter, per la parte della Provincia, è proseguito.
Lo scorso 5 maggio la Provincia ha trasmesso, anche al Comune, un’ordinanza per la chiusura del passaggio a livello programmata per la giornata odierna. Solo adesso, a due giorni dalla chiusura stabilita del passaggio a livello, è arrivata al Presidente Ricci una petizione dei cittadini di Pescolanciano in cui per la prima volta veniva espressa contrarietà alla chiusura. Immediatamente, lo scorso martedì il Presidente Ricci ha tenuto una riunione tecnica con il Sindaco di Pescolanciano per approfondire la vicenda, visto che per mesi nulla era stato obiettato, e si è concordato di individuare delle soluzioni tecniche compensative.
Ciononostante, stamattina c’è stata la protesta da parte di cittadini sul posto.
Ne è seguita la riunione convocata dal Presidente Ricci, convinto che, a questo punto, fosse necessario ascoltare direttamente i cittadini di Pescolanciano. Dopo aver ascoltato le loro riflessioni il Presidente Ricci ha illustrato tutti i passaggi della vicenda.
“Quando sono stato eletto Presidente, ad agosto del 2019 l’iter finalizzato alla stipula della convenzione a tre, tra Provincia, Comune di Pescolanciano e RFI, era già concluso e mancava solo la firma dei rappresentanti degli enti. Ho verificato che la vicenda era stata portata avanti da Provincia e Comune di intesa tra loro. Vi era quindi il consenso del Comune di Pescolanciano. Ho ritenuto allora di concludere l’iter, tecnicamente completo, sottoscrivendo la convenzione, che consentirà di migliorare la sicurezza di importanti tratti di viabilità provinciale. Se qualcuno mi avesse avvisato di avere cambiato idea e che i cittadini non erano favorevoli, non avrei avuto alcun problema a riconsiderare il tutto. Ma in tanti mesi nessuno ha parlato, neanche dopo l’adozione dell’ordinanza di chiusura dello scorso 5 maggio. Bisogna assumersi le responsabilità di ciò che si dice e si fa.
Quello che è accaduto stamattina avrebbe potuto essere evitato se le problematiche fossero state portate per tempo nelle sedi istituzionali. Invece nulla è stato mai sollevato, Ad ogni modo, sono convinto che, con il dialogo con i cittadini di Pescolanciano, che da questo momento in poi terrò in maniera diretta, si potranno trovare delle soluzioni, che prevedano la possibilità di salvaguardare la fruibilità della zona pur in un mutato contesto di viabilità. In ogni caso – ha concluso il presidente Ricci – questa vicenda consentirà di migliorare la sicurezza della viabilità provinciale grazie a interventi che saranno realizzati entro la fine dell’anno. I benefici che si potranno avere dopo l’intervento potranno essere valutati meglio nel rispetto della transitabilità”.