Questa mia breve riflessione, è lo “sfogo” di un cittadino che ha subito un sopruso e che a distanza di due mesi ancora non riesce ad avere una risposta alle proprie domande, pur ritenendo di vivere (ancora) in uno Stato di diritto.
Può un consiglio regionale applicare illegittimamente delle norme senza che via sia alcuna forma di controllo da parte degli organi a ciò deputati?
È giusto che un elettore che ha votato il proprio candidato, facendo affidamento su una legge elettorale, poi la veda modificata in corso di mandato?
È giusto che per avere risposte si debbano impiegare mezzi e tempo per adire le sedi giudiziarie competenti, quando sarebbe bastato il buon senso di non violare le leggi o di impedire che ciò fosse fatto?
Ritengo da cittadino, prima che da politico, che sia fondamentale garantire il principio della certezza del diritto, che tuteli le posizioni giuridiche dei soggetti da arbitri personali e personalistici.
Ritengo altresì necessario che sia garantito il rispetto del legittimo affidamento che i cittadini ripongono nelle norme, nelle istituzioni e nella giustizia.