Lo scorso 5 febbraio, la II Commissione Consiliare permanente ha licenziato la proposta di legge regionale sui Bio Distretti – Distretti del Cibo concernente: “Istituzione, individuazione e disciplina dei distretti rurali, dei distretti agroalimentari di qualità, dei biodistretti e dei distretti della pesca e dell’acquacoltura di qualità” (PDL 43) e quella sulla “Istituzione dei distretti del cibo Molise” (PDL 88), unificandole in un unico testo legislativo.
L’obiettivo di questa nuova legge regionale sull’agroalimentare, presentata dalla Giunta Regionale del Molise, è quello di favorire lo sviluppo e la salvaguardia del territorio, garantire la sicurezza alimentare, preservare il paesaggio sostenendo l’inclusione sociale.
Il primo bando nazionale, come annunciato dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova, ha riscosso un grande successo.
Sono 20 le proposte progettuali arrivate per oltre 315 milioni di euro di investimenti privati. Ulteriori 3 progetti dal territorio colpito da Xylella per oltre 135 milioni di euro.
Un totale di oltre 450 milioni di euro di proposte di investimento in dieci regioni. Uno strumento per garantire ulteriori risorse e opportunità per la crescita e il rilancio a livello nazionale di filiere e territori. Per garantire lo sviluppo di tutto il territorio e non solo delle singole filiere, i Distretti opereranno attraverso programmi di progettazione integrata territoriale.
Le richieste superano le disponibilità e proprio per questo il ministero già nel Masterplan degli Stati generali dell'economia, ha indicato come area strategica l'ulteriore supporto a queste iniziative. Da relatore del testo, mi domando, se la Regione Molise e l'Assessore competente, si sono attivati in tal senso per cogliere questa grande opportunità per le imprese della nostra regione.