Economia

Confcommercio Molise: il Covid brucia 116 miliardi di consumi. Il Molise resiste ancora

Pubblicato: 31-08-2020 - 397
Confcommercio Molise: il Covid brucia 116 miliardi di consumi. Il Molise resiste ancora Economia

Confcommercio Molise: il Covid brucia 116 miliardi di consumi. Il Molise resiste ancora

Pubblicato: 31-08-2020 - 397


MAGGIOR CALO IN TRENTINO (-16%), IL MINORE IN MOLISE (-7,2%). IN LOMBARDIA
LA RIDUZIONE PIÙ CONSISTENTE IN VALORE ASSOLUTO CON OLTRE 22,6 MILIARDI DI EURO
IL COVID BRUCIA 116 MLD DI CONSUMI NEL 2020, 1.900 EURO A TESTA

E’ un effetto-Covid a diverse velocità quello che emerge dall’analisi dei consumi nelle regioni italiane per il 2020: se a livello nazionale la previsione è di un calo del 10,9% (pari a una perdita di 116 miliardi, 1.900 euro pro capite), il Nord risulta l’area più penalizzata (-11,7%), con quasi il 60% del calo complessivo concentrato nelle sue 8 regioni e con la Lombardia che registra la maggiore perdita in valore assoluto (oltre 22,6 miliardi di consumi), mentre nel Mezzogiorno la riduzione della spesa sul territorio è più contenuta (-8,5%) a causa della minor presenza di turisti stranieri e di una minore caduta dei redditi. In ogni caso, il quadro complessivo appare sconfortante e in tutti i territori, per differenti ragioni, dovrebbero trascorrere almeno cinque anni per tornare ai livelli di spesa pro capite del 2019.
Rimangono, pertanto, fondamentali riforme strutturali, da finanziare in parte con i fondi europei, per tornare a crescere a ritmi più coerenti con le legittime aspettative di famiglie e imprese. Questi i principali risultati che emergono dall’analisi sui consumi regionali nel 2020 dell’Ufficio Studi di Confcommercio (documento integrale su www.confcommercio.it ).
Si conferma una forte eterogeneità nei tassi di variazione della spesa per consumi regionali nel 2020. Si passa, infatti, da una riduzione a prezzi costanti del 7,2% in Molise (la più contenuta) al -16,0% del Trentino Alto Adige (la caduta più profonda). In termini di perdita di valore il Nord, nel complesso, rimane l’area più penalizzata: dei 116 miliardi di consumi in meno stimati per l’anno in corso oltre 65 (quasi il 57%) derivano dalle otto regioni settentrionali (che nel 2019 pesavano per il 52% dei consumi sul territorio del totale Italia). La Lombardia sconta la riduzione più significativa, pari a oltre 22,6 miliardi di euro.
In termini di consumi per abitante, la caduta della spesa sul territorio nel 2020 ammonterebbe a 1.900 euro a testa, riportandone il livello alla metà degli anni ’90, un’evidenza che conferma l’unicità dell’anno in corso nella storia economica italiana del dopoguerra.
Tab. 1 - La dinamica dei consumi regionali nel 2020
milioni di euro e variazioni percentuali

2019 corrente
2019 a prezzi 2020
2020
var. % reale 2020 su 2019
var. assoluta a valore

Piemonte
89.022
89.267
81.203
-9,0
-7.819

Valle d'Aosta
3.228
3.237
2.778
-14,2
-450

Liguria
32.371
32.460
28.848
-11,1
-3.523

Lombardia
210.510
211.089
187.898
-11,0
-22.612

Trentino Alto Adige
25.523
25.594
21.491
-16,0
-4.032

Veneto
95.903
96.167
81.599
-15,1
-14.304

Friuli-Venezia Giulia
23.846
23.912
20.988
-12,2
-2.858

Emilia-Romagna
94.790
95.051
84.648
-10,9
-10.142

Toscana
75.089
75.296
64.879
-13,8
-10.210

Umbria
15.306
15.348
13.940
-9,2
-1.366

Marche
26.929
27.003
24.498
-9,3
-2.431

Lazio
109.368
109.669
96.775
-11,8
-12.593

Abruzzo
21.152
21.210
19.538
-7,9
-1.614

Molise
4.688
4.701
4.361
-7,2
-327

Campania
74.027
74.231
67.720
-8,8
-6.307

Puglia
54.608
54.758
50.509
-7,8
-4.099

Basilicata
7.971
7.993
7.363
-7,9
-608

Calabria
28.040
28.118
25.854
-8,1
-2.186

Sicilia
70.318
70.511
64.721
-8,2
-5.597

Sardegna
25.347
25.416
22.408
-11,8
-2.939

Italia
1.088.038
1.091.031
972.020
-10,9
-116.018

Nord
575.194
576.776
509.453
-11,7
-65.741

Nord-ovest
335.131
336.053
300.727
-10,5
-34.404

Nord-est
240.063
240.724
208.726
-13,3
-31.337

Centro
226.692
227.316
200.092
-12,0
-26.600

Mezzogiorno
286.152
286.939
262.474
-8,5
-23.677

Il Sud patirebbe una riduzione di spesa più moderata del resto del Paese (8,5% contro una media del 10,9%). Ciò non vuol dire che le condizioni delle regioni meridionali siano migliori.
Lo shock puntuale, limitato al 2020, ha impattato meno nel Mezzogiorno per la minore presenza di turisti stranieri e per il maggior peso di lavoratori il cui reddito disponibile non è stato colpito dal lockdown, ma le capacità di reazione dell’area sono ben più ridotte. Infatti, a fronte di una riduzione cumulata dei consumi sul territorio in Italia dell’1,3% in 12 anni, dal 2008 al 2019 inclusi, il Mezzogiorno ha ceduto oltre dieci punti percentuali di spesa in termini reali, mentre il Nord è cresciuto di quasi tre punti. Considerando tali performance pregresse e riconoscendo che la pandemia non ha certo migliorato la resilienza del tessuto produttivo meridionale, si deve ipotizzare che il Sud soffrirà almeno quanto il resto del Paese in termini di tempi di recupero delle pure più esigue perdite patite nel 2020.

Queste valutazioni proiettano meccanicamente nel futuro performance passate assolutamente insoddisfacenti e rendono sempre più urgenti e necessarie riforme in grado di mutare la produttività del sistema Italia per evitare di riprendere, dopo la pandemia, il percorso di crescita esangue sperimentato nel passato.

Campobasso, 31 agosto 2020




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