Lo scorso 23 dicembre è stata approvata la norma che da oggi, 1 settembre, cancella il superticket sanitario. Alcune regioni, nei mesi scorsi già avevano provveduto a cancellare la tassa, ma il Molise no. E oggi, oltre al danno la beffa.
Nonostante il Governo abbia abolito il superticket su tutto il territorio nazionale, in Molise gli utenti sono stati ancora costretti a pagarlo. Ho verificato personalmente questa assurdità stamattina, facendo un sopralluogo al Centro unico di prenotazione dell’ospedale Cardarelli di Campobasso. Come mi hanno confermato gli operatori, al momento di inserire la richiesta della prestazione sanitaria, il sistema informatico in dotazione del Cup calcola in automatico il superticket imponendo ai molisani un pagamento non dovuto, a causa di un software obsoleto che non è stato aggiornato in base alle nuove direttive.
La responsabilità di tutto ciò è in primo luogo da imputare a Molise Dati, che gestisce il software, e poi alla Direzione Generale dell’Asrem che doveva monitorare la corretta applicazione delle disposizioni.
A tal proposito ho chiesto spiegazioni al Direttore generale Oreste Florenzano che ha spiegato di aver ricevuto ricevuto segnalazione del disservizio solo in mattinata. Il tutto, nonostante la legge di abolizione sia stata approvata otto mesi fa e nonostante un Decreto del Commissario ad acta che il 30 luglio scorso annunciava i contenuti della legge e dettava disposizioni in merito.
Solo dopo il nostro sopralluogo l’Asrem ha dato disposizioni ai dipendenti del Cup di scorporare manualmente i dieci euro di superticket evitando ai molisani di pagare una tassa inesistente. Nonostante la misura-tampone, resta l’assurdità di un’Azienda sanitaria regionale che non riesce a recepire una legge dello Stato con otto mesi di tempo.
A questo aggiungo che il 13 luglio scorso ho inviato una richiesta di chiarimento ad Asrem sulla mancata esenzione dal pagamento del ticket sanitario di alcune categorie. Secondo alcune segnalazioni sarebbero saltate le esenzioni per patologia, quelle per invalidità e le esenzioni per i cosiddetti codici E06, quelle pensate per i minorenni componenti di nuclei familiari con reddito non superiore a 30.000 euro. Chiarimento sollecitato anche il 24 agosto scorso, non avendo avuto risposta.
È ora che l’Asrem chiarisca se in Molise ci sono categorie di utenti che pagano ciò che non devono pagare. Intanto noi continuiamo a lavorare: la sanità è un diritto universale, tale deve rimanere e noi continueremo a batterci affinché nessuno venga lasciato indietro.