Sanità

La Vitamina D contro il Covid. Sostieni il tuo fisico con Uncadep Immuno di Erbozeta.

Pubblicato: 24-03-2021 - 578
La Vitamina D contro il Covid. Sostieni il tuo fisico con Uncadep Immuno di Erbozeta. Sanità

La Vitamina D contro il Covid. Sostieni il tuo fisico con Uncadep Immuno di Erbozeta.

Pubblicato: 24-03-2021 - 578


Altro prodotto di estrema funzionalità e’ Uncadep Forte con lattoferrina

Mantieni alta la guardia e proteggiti. E’ questo lo slogan con il quale la nota azienda farmaceutica Erbozeta sta promuovendo da tempo due prodotti di indubbio valore ed efficacia. Uncadep Immuno e Uncadep Forte.

Il primo rafforza il sistema immunitario contro infezioni virali e batteriche; sintomi da raffreddamento e disturbi delle prime vie respiratorie. Al suo interno la Quercetina, che recenti studi di valenza scientifica hanno dimostrato di essere importante per la prevenzione e la protezione dall’infezione da Covid-19.

UNCADEP IMMUNO ingredienti:

-Beta – glucano Yestimun;

-Quercetina ;

-Vitamina D3;

-Zinco.

Senza glutine e naturalmente privo di lattosio.

Assumerne una capsula al giorno poco prima dei pasti per almeno 1 mese.

-Vitamina D e Covid, l'Iss: "Con livello basso rischio aggravamento"

 Uno studio pubblicato su 'Respiratory Reasearch'. I ricercatori invitano però alla cautela

Roma, 22 marzo 2021 - Si torna a parlare di vitamina D e Covid. Il tema torna oggi di stretta attualità a seguito della pubblicazione di uno studio retrospettivo su 52 pazienti, che ha visto la collaborazione dell'Istituto superiore di sanità (Iss), dell'ospedale Sant'Andrea di Roma e di altre istituzioni, pubblicato sulla rivista 'Respiratory Research'. Secondo questa ricerca emerge che avere una carenza di vitamina D (VitD) sembra predisporre, nelle persone che hanno contratto Sars-CoV-2, a una malattia più grave, ovvero a "stadi clinici di Covid-19 più compromessi".

C'è peraltro una cosa da sottolineare subito con chiarezza e cioè che - come evidenziano i ricercatori - "è difficile sostenere se l'integrazione di vitamina D possa svolgere un ruolo nel combattere la gravità della malattia e ridurre la sua mortalità, ma - avvertono - può essere una raccomandazione utile e sicura per quasi tutti i pazienti".


Il metodo della ricerca

Spiega Francesco Facchiano, ricercatore dell'Iss, coautore dello studio: "Nella nostra indagine abbiamo correlato, per la prima volta, i livelli plasmatici di VitD a quelli di diversi marcatori (di infiammazione, di danno cellulare e coagulazione) e ai risultati radiologici tramite Tac durante il ricovero per Covid-19 e abbiamo osservato che i pazienti con bassi livelli plasmatici di VitD, indipendentemente dall'età, mostravano una significativa compromissione di tali valori, vale a dire risposte infiammatorie alterate e un maggiore coinvolgimento polmonare''.

I pazienti 'arruolati'

Per lo studio sono stati arruolati 52 pazienti affetti da Covid-19 con coinvolgimento polmonare (27 femmine e 25 maschi, l'età mediana era di 68,4 anni). I livelli di vitamina D erano carenti (con livelli plasmatici di VitD molto bassi, sotto 10 ng/ml) nell'80% dei pazienti, insufficienti nel 6,5% e normali nel 13,5%.

Carenza di vitamina D e malattie polmonari

Una parte dello studio affronta il tema della carenza di vitamina D associata alle malattie pomonari. In particolare per quanto riguarda iCovid lo stdio recita: "I soggetti con bassi livelli di vitamina D al momento del test Covid-19 erano a più alto rischio di essere positivi al Covid-19 rispetto ai soggetti con sufficiente stato di VitD". In ogni caso gli scienziati invitano alla cautela: "L'effetto della carenza di VitD nella progressione del Covid-19 o nella gravità della malattia è ancora da valutare. I nostri dati sottolineano una relazione tra i livelli plasmatici di vitamina D e diversi marcatori di malattia". FONTE QUOTIDIANO.NET

Leggi tutto l’articolo: https://www.quotidiano.net/cronaca/vitamina-d-covid-1.6161310

Altro prodotto di estrema funzionalità ed efficacia e’ UNCADEP FORTE capace di sferrare  il suo attacco forte nella fase post infettiva delle vie aeree ed inferiori. Con Uncadep forte si combattono le infezioni in corso e si previene l’acutizzazione di sovrainfezioni, bronchiti, polmoniti. Medicinale senza glutine.

Inngredienti: lattoferrina, resveratrolo, zinco. Si consiglia l’assunzione di 1-2 capsule al giorno, indipendentemente dai pasti o secondo il parere del medico. La durata dell’assunzione non deve essere, comunque, inferiore ai 20 giorni.

Per info consulta il sito web: www.erbozeta.com

Mail to: info@erbozeta.com

Scarica l’App Erbozeta disponibile per Ios e Android.

-Coronavirus, Pregliasco: "Risultati studio su lattoferrina promettenti"

Una risposta contro il Covid-19? Potrebbe venire dalla lattoferrina, una glicoproteina naturalmente presente in varie secrezioni umane tra cui il latte materno. È quanto emerge da uno studio italiano dal titolo “Gli effetti protettivi della lattoferrina in vitro contro l’infezione di Sars-CoV-2” le cui evidenze scientifiche sono state pubblicate sulla rivista 'Nutrients'. Obiettivo della ricerca: valutare per la prima volta il potenziale della lattoferrina bovina nella prevenzione dell’infezione da Sars-CoV-2 in vitro (dunque in laboratorio su cellule intestinali) e, in particolare, studiare gli effetti della glicoproteina nell’influenzare le risposte immunitarie antivirali e nell’inibire l’infezione e la replicazione del virus.

"I risultati dello studio sono molto interessanti e incoraggianti – conferma Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano - perché ci dimostrano che il trattamento preventivo con lattoferrina non solo ha migliorato la risposta immunitaria antivirale con effetti moderati contro l'infezione da Sars-CoV-2 ma, soprattutto, ha modulato positivamente la produzione di citochine innescata dal virus nelle cellule intestinali, la famosa 'tempesta citochinica' che, come noto, è il meccanismo predominante della patogenesi di Covid-19. In altre parole, ha modulato positivamente la risposta infiammatoria che deriva dall’infezione virale e ha parzialmente inibito l'infezione e la replicazione del virus, oltre a proteggere le cellule intestinali dall'infezione da Sars-CoV-2 in vitro".

Una proteina che l’organismo produce fisiologicamente e dà adito ad una serie di sviluppi futuri, secondo Pregliasco che aggiunge: “La lattoferrina è una proteina naturalmente presente in varie secrezioni umane, nota sin dagli anni ‘40 perché ritrovata nel latte vaccino, la cui funzione è quella di potenziare le difese dell’organismo contro agenti infettivi, batterici e virali. Ma oltre ad essere una proteina che trasporta il ferro ha anche una capacità di immonomodulazione".

"Questo è un primo studio – sottolinea Pregliasco - su un modello di cellule intestinali coltivate in vitro, ma dai risultati abbiamo potuto vedere il meccanismo d’azione: in pratica la lattoferrina ha dimostrato di ridurre l’espressione di alcune citochine (le molecole proteiche coinvolte nella regolazione della risposta del sistema immunitario alle infiammazioni e alle infezioni), tra le quali l’ interleuchina-6, che sono coinvolte in quella che è la risposta immunitaria in particolare della tempesta citochinica del Covid. Inoltre, la ricerca conferma l'azione immuno-modulante della lattoferrina che regola la produzione di mediatori dell'infiammazione nel corso di infezioni. Non solo, lo studio ha anche dimostrato che la lattoferrina ha ridotto in modo significativo l'espressione di geni antivirali e ha protetto le cellule intestinali dall’infezione Sars-CoV-2, arrivando ad una parziale battuta d'arresto della replicazione virale”.

Durante le fasi dello studio è stato necessario isolare il virus Sars-CoV-2 da un paziente presso l'Unità di Microbiologia dell'ospedale Universitario di Padova per sequenziarne l'intero genoma. L'obiettivo? Testare e misurare quanto e come la molecola ha un impatto nella prevenzione e nel contrasto dell’infezione in alcune cellule intestinali. L’intestino, infatti, rappresenta uno degli organi bersaglio del virus per la sua replicazione, non a caso se ne può trovare traccia nelle feci e nelle urine dei pazienti con Covid-19 anche in assenza dei sintomi e tracce di infezione a livello respiratorio. Alla valutazione degli effetti immunitari antivirali della lattoferrina è seguito lo studio della glicoproteina nei confronti del virus, mediante due diversi modelli: il primo basato sull'utilizzo della sostanza per poi provocare, solo in seguito, l’infezione; il secondo basato sull'utilizzo della sostanza in concomitanza con il virus.

"In entrambi i modelli – ancora Pregliasco - si sono andati a valutare gli effetti protettivi della lattoferrina contro l’infezione Sars-CoV-2, osservandone lo sviluppo come indicatore della 'forza' preventiva della lattoferrina e monitorando le risposte immunitarie antivirali. Elementi che aprono la possibilità anche in questo senso di andare oltre per poter confermare l’opportunità dell’uso della lattoferrina come un adiuvante nell’azione immunitaria anche per altri agenti batterici e infettivi”. FONTE ADNKRONOS.

Leggi tutto l’articolo: https://www.adnkronos.com/coronavirus-pregliasco-risultati-studio-su-lattoferrina-promettenti_1ktUWQdV0SIfdGpDWYeEA2/amp.html




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