Sociale

Tra Ambiente e Ceramica, avviati progetti per il lavoro che interessano scuola e territorio. Iniziativa curate dalla Cooperativa Lai e dal C.P.I.A.

Pubblicato: 21-07-2021 - 322
Tra Ambiente e Ceramica, avviati progetti per il lavoro che interessano scuola e territorio. Iniziativa curate dalla Cooperativa Lai e dal C.P.I.A. Sociale

Tra Ambiente e Ceramica, avviati progetti per il lavoro che interessano scuola e territorio. Iniziativa curate dalla Cooperativa Lai e dal C.P.I.A.

Pubblicato: 21-07-2021 - 322


Una collaborazione fattiva quella tra la Cooperativa sociale L.A.I. e la scuola del C.P.I.A. Centro per l’istruzione degli Adulti di Isernia che vede in campo un progetto ambizione e realizzabile volto ad un “percorso dei sensi” ed al lavoro in un’ottica inclusiva e di appartenenza nonché di promozione del territorio e delle competenze acquisite da chi da anni ci lavora. “Un lavoro …tra ambiente e ceramica” il cui obiettivo è creare competenze e lavoro.

Un vero e proprio impegno quello della cooperativa L.A.I. il cui Presidente Antonio Santoro dedicata da anni le sue energie e dove dal lunedì al venerdì sostiene i progetti del “LAVORIAMO ANCHE NOI”. Una cooperativa basata su competenze, professionalità e su regole organizzative e disciplinari, non trascurando però l’aspetto psicologico e socio-educativo.

La Cooperativa L.A.I. si avvale sia delle attività lavorative dei soci e sia della collaborazione di personale dipendente con specifiche competenze professionali sul territorio. In campo fattive collaborazioni con enti, istituzioni e realtà scolastiche hanno permesso la collaborazione con il C.P.I.A. di Isernia, Centro per l’Istruzione degli Adulti con un progetto che vede i ragazzi della scuola accedere nella struttura della L.A.I. e svolgere attività di didattica laboratoriale altamente specializzata, con operatori del settore della ceramica e del giardinaggio, attraverso un percorso che terminerà entro la prima decade di agosto e che vede diversi laboratori suddivisi per gruppi. Sezioni di lavoro dedicate alla tecnica di impasto e di manipolazione dell’argilla, sezione preposte per attività decorativa e di progetto, essiccazione, smaltatura per immersione e cottura.

Esposizioni prototipi e materiali eseguiti. Il laboratorio “Percorso dei sensi”, vede attività nell’orto botanico della cooperativa e permette ai ragazzi e ai soggetti partecipanti la sperimentazione di un mondo di sensazioni, luci, colori, odori e suoni da cui ormai la nostra frenetica vita quotidiana ci ha allontanati.

Tutti valori che solo la natura riesce a trasmettere. Attraverso la partecipazione ad attività specifiche quali quella del seminare, curare e raccogliere i frutti, si giunge alla coltivazione della terra e l’allevamento delle api. Il progetto si pone quindi, attraverso il raggiungimento di questi obiettivi, da ponte tra la scuola e il territorio e ha due finalità: sviluppare un laboratorio didattico denominato “Percorso dei sensi”, costituito da una serie di servizi a disposizione di persone in situazione di svantaggio o a rischio di emarginazione, e, di conseguenza, permettere l’ inserimento lavorativo di una parte dei partecipanti così da offrire attività utili per il recupero del disagio che contraddistingue alcune fasce della nostra popolazione. Momenti di integrazione e vera e propria inclusione tra coloro che svolgono le attività, di crescita e confronto tra culture e una scuola per tutti da concretizzarsi attraverso la collaborazione ad ogni iniziativa di integrazione. Le fasi del progetto si svolgono in diverse giornate a tema le cui attività sono calendarizzate in modo da rendere fruibile la partecipazione e l’acquisizione, in termini pratici, di quanto appreso in termini teorici e permettere la trasformazione in competenze.

Un laboratorio di argilla e giardinaggio che permetterà dal punto di vista didattico un approccio sensoriale[1]esplorativo, un fare esperienze in prima persona per osservare, porsi domande, formulare ipotesi, sviluppare ragionamenti, una registrazione dei dati emersi, una riflessione e conversazione su quanto è stato sperimentato, una verifica degli apprendimenti attraverso la rappresentazione dell’esperienza fatta e una possibilità di lavoro per il futuro.

Questo percorso nato da un progetto della cooperativa LAI e accolto con entusiasmo dal C.P.I.A. di Isernia si concluderà entro la prima decade di agosto e sarà un test importante per eventuali e future collaborazioni con l’intero territorio perché fare scuola vuol dire aprirsi a mondi nuovi, a nuove esperienze e culture con una mission ben precisa che contraddistingue i C.P.I.A., rappresentare un punto di riferimento istituzionale stabile, strutturato e diffuso per coordinare e realizzare, per quanto di competenza, azioni di accoglienza, orientamento e accompagnamento per la “presa in carico” della popolazione adulta.

La seconda fase del Piano estate prevede, inoltre, il progetto “La conoscenza è cittadinanza attiva” proposto dall’Associazione Dajai o.d.v., rappresentata dal Presidente prof. Francesco Boschi. L'associazione Dajai è un’associazione attiva sul territorio di Isernia e provincia soprattutto in ambito pedagogico/educativo. La modalità operativa dell'associazione è caratterizzata da attività di educazione non formale e informale attraverso le quali creare percorsi educativi di inclusione e conoscenza del territorio. Per l'attivazione di questo progetto, il CPIA di Isernia funge da elemento di connessione e reperimento dei diretti interessati alle iniziative di conoscenza del territorio. Gli alunni entreranno in contatto diretto con le diverse realtà territoriali tra cui: luoghi di importanza storica, musei, archivi, biblioteche, centri sociali, imprese artigiane, imprese agricole, associazioni culturali, associazioni sportive dilettantistiche, luoghi di culto, riserve naturalistiche etc...

Ogni uscita prevedrà un momento dedicato al confronto tra i partecipanti, all'elaborazione di materiale con cui realizzare anche un mini dossier filmato e un momento di riflessione collettivo.

Ogni giornata rappresenterà un momento di conoscenza e di approfondimento, un’esperienza nuova; le attività saranno varie e spazieranno dalle semplici visite, alle attività esperienziali con cui si potrà fare una prova di ciò che si andrà a conoscere. Un percorso che vedrà anche attività sociali, culturali, feste, condivisione di racconti e di memorie. Al termine di tutte le uscite e di tutte le giornate conoscitive sarà fondamentale attivare un monitoraggio per capire il livello di adesione, di dispersione in itinere, per comprendere il livello di coinvolgimento e di gradimento del gruppo e soprattutto cosa e quanto è stato davvero compreso dal gruppo e cosa è rimasto a livello umano, cognitivo ed emozionale. Parte integrante e fondamentale del progetto sarà la presenza di tutor accompagnatori, educatori e mediatori.

Il C.P.I.A., costituisce il punto di riferimento istituzionale per coordinare e realizzare azioni destinate alla popolazione adulta che favoriscano l’innalzamento dei livelli di istruzione e il consolidamento delle competenze chiave per l’apprendimento permanente tra cui lo spirito di imprenditorialità. Soddisfatto il Dirigente Antonio Ziveri, “grazie ai fondi stanziati dal MIUR finalizzati all’attuazione del “Piano scuola estate: un ponte per un nuovo inizio”, è stato possibile realizzare tutto ciò.

L’iniziativa ha riscosso un grande successo e ha visto la partecipazione attiva di un elevato numero di alunni, i quali hanno mostrato grande interesse per le tematiche proposte. Vorrei porgere i miei ringraziamenti allo staff dirigenziale, ai docenti e a tutto il personale scolastico, alle Associazioni del territorio, ai Centri di accoglienza, per la fattiva collaborazione. Il “nuovo inizio” rappresenta per il CPIA di Isernia un volano per raccogliere le sfide culturali, sociologiche e civiche poste dalla globalità e dalla complessità della vita quotidiana, sociale, politica.

Il Montaigne sosteneva che: "E’ meglio una testa ben fatta che una testa ben piena". La testa ben fatta va dunque al di là del sapere parcellizzato, al di là delle "discipline".

Si tratta di apprendere a vivere, di apprendere a trasformare le informazioni in conoscenza e la conoscenza in sapienza. E apprendere a vivere significa saper affrontare l’incertezza, attraverso la contestualizzazione e la globalizzazione di informazioni e conoscenze e, soprattutto, attraverso l’utilizzo non di un programma e di una programmazione, ma di una strategia

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