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Macchiagodena: “Per un’altra strada” di Paolo Scarbaeo. Venerdì 3 settembre la presentazione del libro per Genius Loci.

Pubblicato: 02-09-2021 - 507
Macchiagodena: “Per un’altra strada” di Paolo Scarbaeo. Venerdì 3 settembre la presentazione del libro per Genius Loci. Sociale

Macchiagodena: “Per un’altra strada” di Paolo Scarbaeo. Venerdì 3 settembre la presentazione del libro per Genius Loci.

Pubblicato: 02-09-2021 - 507


Macchiagodena, 1 settembre 2021 – Venerdì 3 settembre 2021, alle ore 18,30, il nuovo appuntamento rientrante nell’esclusivo progetto del Comune di Macchiagodena denominato “Genius Loci. Portami un libro e ti regalo l’anima” sarà con il giornalista e scrittore Paolo Scarabeo. L’autore porterà, nel paese della provincia di Isernia, parlandone con Rita D’Addona (giornalista, presidente Ucsi Molise) e Giammarco Rossi (redattore QuintaPagina), il suo libro per un’altra strada La Chiesa e i suoi giovani... che non ci sono più! (Printed by Amazon). Prevista anche la presentazione del giornale online QuintaPagina. Introdurrà e saluterà il primo cittadino di Macchiagodena, Felice Ciccone. L’evento si terrà in Piazza Ottavio De Salvio. Evento già previsto per il 27 agosto, ma annullato.

 

per un’altra Strada La Chiesa e i suoi giovani... che non ci sono più! di Paolo Scarabeo (Printed by Amazon, 2021, 116 pagine, euro 10)

 

per un'altra strada è un libro che si colloca sulla scia dei grandi interrogativi e delle grandi risoluzioni del Concilio Vaticano II. All'articolarsi ordinato delle argomentazioni, sottendono in modo silenzioso, i modelli di Chiesa, di società e di uomo, credente e non, chiaramente espressi negli Atti Conciliari.

Il tema centrale è costituito da una puntuale rivisitazione delle condizioni attuali della Chiesa cattolica, fatta alla luce delle indicazioni conciliari e sulla base di riferimenti autorevoli, ma la linea delle argomentazioni si amplia fino a toccare la visione generale dell'uomo e della società. L'autore riesce, restando ancorato ad un problema particolare, ad immergersi nella dimensione della universalità dove sono i principi fondanti della vita e della storia umana.

L'itinerario tematico si fonda sulle categorie dello spazio e del tempo, kantianamente intese. Lo spazio in quanto i problemi discussi sono il frutto di una concreta esperienza quotidiana, frutto di saperi divenuti carne nella propria vita concreta, il tempo in quanto il testo, presentando realtà e personaggi in tensione verso un futuro dal volto umano, muove riflessioni relative agli impegni propri di ciascun uomo nel compito di salvaguardare il creato, la società e se stesso.

C'è una fondamentale premessa nella Ouvertureoggi si hanno cento, mille immagini di Dio, ognuno legge in Dio la propria storia, i problemi della propria vita, e finisce con lo scarabocchiare il volto autentico di Dio. I soggetti sono gli autori di Dio e questo capita nello stesso popolo di Dio.

Da due citazioni autorevoli del cardinale Martini e del giovane Joseph Ratzingerl'autore riflette la stanchezza della Chiesa contemporanea, stanchezza dovuta alla diversa velocità tenuta da una parte dalla cultura sociale, giuridica, politica e dall'altra parte dalla cultura della Chiesa. La Chiesa è indietro di molti anni rispetto al mondo e questo è causa di abbandono e di assopimento generale. Papa Bergoglio dice la sua e invita a non sonnecchiare, invita a rileggere la storia del Vangelo, a fidare sulla volontà di Gesù di fare nuove tutte le cose, invita ciascuno a credere negli strumenti intellettivi e virtuosi di cui è in possesso. Ecco la necessità di mettersi in cammino.

Ebbene la strada è quella di sempre, è un'altra rispetto a quella percorsa da chi non cammina verso Gerusalemme. Se la strada non è colorata ai propri margini dai colori del Vangelo, se non si sentono i rumori dei sandali di Cristo, se non ci sono orme tra la polvere, allora non è quella da percorrere. Le proposte dell'autore sono pietre miliari dei richiamati Atti Conciliari. Bergoglio li definisce con ricchezza espressiva: crescita di una corresponsabilità laicale; riconoscere spazi di pensiero e di progettazione alle donne e ai giovani; rifiuto di una pastorale di conservazione per assumere una pastorale che faccia perno sull'essenziale; creazione di un modo nuovo di parlare di Dio, dell'uomo e del mondo; accogliere con gioia le novità relative alla vita relazionale; fare della vita una sequela di donazioni secondo il modello di Gesù.

Il cristiano della Chiesa di oggi deve lasciare il segno e trasmettere fiducia. Con questo invito l'autore del testo, studioso e uomo di grande ottimismo, traccia itinerari possibili a chiunque. C'è un chiaro monito al termine del saggio: occorre nutrire una attenzione particolare per i giovani da parte di chiunque ha responsabilità educative e formative. I giovani sono il corpo della società e il corpo della Chiesa di domani. Dalla maturità umana e spirituale dei giovani dell'hic et nunc, deriva il futuro del pianeta. Questa è la partita più difficile che gli adulti di oggi, devono disputare, anzi che stanno disputando.

La ricerca e l’esigenza di un’altra strada anche nella comunicazione è ciò che ha portato poi alla nascita del giornale online QuintaPagina di cultura, attualità, territorio, opinione, spiritualità e approfondimento.

Paolo Scarabeo

Paolo Scarabeo è nato a Cassino (Fr) nel 1977, giornalista e scrittore molisano, è laureato in Teologia Dogmatica alla Pontificia Università Urbaniana di Roma dove ha conseguito anche un Master in Comunicazioni Sociali. È autore di alcune opere a carattere teologico tra cui La teologia Nuziale nella Chiesa del XIII secolo. Chiara d'Assisi e Bonaventura da Bagnoregio: la Humilitas, il cuore, la croce e il saggio monografico dal titolo Ruusbroec, l'Ammirabile, uno sguardo appassionato sulla grande mistica del Nord. Ha preso parte anche a raccolte di Racconti come Vite che tremano per i tipi della Volturnia Edizioni. Impegnato in progetto di giornalismo culturale con la testata online QuintaPagina, di cui è editore e direttore responsabile.

A Macchiagodena sempre con la Grande Arte

San Sebastiano e le pie donne, dipinto di Luca Giordano, è in mostra nel paese isernino. Il San Sebastiano e le pie donne rappresenta una rarità, per la presenza di due donne, Irene e la sua serva. Il quadro dalla Fondazione De Chiara De Maio è in esposizione temporanea alla Torretta Medievale, sita in via Alfredo Notte, fino al 5 settembre 2021. Gli orari e i giorni previsti per le visite, su prenotazione: tutti i giorni della settimana, ore 10-12 e 16-20. Per informazioni e prenotazioni telefonare presso i seguenti numeri di cellulare: 3471553757 – 3346211963 – 3279727281.

Per tutti coloro che intendano partecipare agli eventi al chiuso, dai 12 anni in su, sarà sufficiente esibire la Certificazione Verde, ovvero il Green Pass (cartaceo o digitale), per attestare anche una sola dose di vaccino, il tampone molecolare o rapido, oppure la certificazione di avvenuta guarigione dal Covid-19 entro 6 mesi, accompagnati  da un documento di identità, come da disposizioni di legge (D.L. del 23 luglio 2021 n. 105) e indicazioni del ministero della Salute per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Coronavirus.

Le giornate dedicate alla cultura, e ai libri in particolare, vedono l’Amministrazione comunale locale lavorare in sintonia con il network Borghi della lettura e la Pro Loco di Macchiagodena.





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