Cronaca

Isernia: D'Apollonio si congeda. "Una mia ricandidatura nemmeno ipotizzata. Non c'è stato rispetto"

Pubblicato: 26-10-2021 - 490
Isernia: D'Apollonio si congeda. "Una mia ricandidatura nemmeno ipotizzata. Non c'è stato rispetto" Cronaca

Isernia: D'Apollonio si congeda. "Una mia ricandidatura nemmeno ipotizzata. Non c'è stato rispetto"

Pubblicato: 26-10-2021 - 490


Riceviamo e pubblichiamo da Giacomo D'Apollonio- ed sindaco di Isernia

Comunicato stampa

Innanzi tutto, ora che si è chiusa la parentesi dell'esperienza al Comune di Isernia, preferirei evitare di essere continuamente presente sulla stampa locale, ma sono costretto ancora una volta a farlo, sempre e solo per amore di verità.

Non intervengo certo, come sostenuto, perché deluso per una mancata ricandidatura, che non ho mai preso in considerazione per l'ostinata, insanabile spaccatura che ha accompagnato per oltre cinque anni l'area di centrodestra in questa città.

Rimango però sinceramente e profondamente deluso e sconcertato dal comunicato stampa firmato da cinque ex amministratori comunali – fortunatamente non tutti- della ormai trascorsa consiliatura, appartenenti al gruppo di “Insieme per il Molise”, che pur conoscendo esattamente la realtà dei fatti nonché la mia onestà intellettuale, non hanno esitato a scagliare contro di me accuse infondate di comportamenti scorretti e, direi, ingrati nei confronti del loro gruppo politico di appartenenza e soprattutto del loro leader politico, che, a loro dire, sarebbe stato il reale artefice della felice conclusione del mandato elettorale.

Dichiarazioni assolutamente fuori luogo e prive di fondatezza alcuna. Ennesima delusione questa, che raccolgo dall'esperienza politica vissuta. Delusione e amarezza soprattutto dal punto di vista umano, provocata da persone nelle quali riponevo massima stima e fiducia personale, evidentemente sbagliandomi.

Comprendo che le mie recenti dichiarazioni possano aver urtato la sensibilità di qualcuno, ma, come ho ribadito più volte nel corso della conferenza stampa di chiusura, ho in ogni occasione e più volte ringraziato tutti i consiglieri di maggioranza che hanno consentito all'Amministrazione comunale e allo scrivente di portare a termine il mandato, compreso, ovviamente, l'intero gruppo consiliare di “Insieme per il Molise”, ai quali rinnovo ancora il mio grazie. E', quindi, assolutamente superfluo e fuori luogo che mi si rammenti pubblicamente l'operato del gruppo a sostegno mio e dell'Amministrazione, mai messo in discussione.

Questo, però, non sposta nulla riguardo le considerazioni politiche da me espresse in conferenza stampa, per evidenti motivi.

Come noto, nella Giunta da me nominata, sedevano tre assessori espressione di “Insieme per il Molise”, al cui gruppo parimenti apparteneva il Presidente del Consiglio comunale. Questa rappresentanza, così forte e significativa in seno all'amministrazione comunale, trovava la sua ragion d'essere nel rilevante numero di consiglieri espressi dalla lista “Insieme per il Molise”, a seguito del risultato elettorale. Numero che, purtroppo, come ben sanno i firmatari della nota stampa, dopo poco tempo, veniva notevolmente ridimensionato, addirittura dimezzato, a causa dell'abbandono del gruppo da parte di ben 6 consiglieri.

Questa vicenda, molto rilevante dal punto di vista politico, ha inciso seriamente sugli equilibri in Consiglio comunale, minando la consistenza della maggioranza e mettendo, di conseguenza, a repentaglio non solo le attività e le deliberazioni proposte, ma la stessa sopravvivenza dell'amministrazione. Eppure, di fronte a questo improvviso e mutato quadro politico, non ho preso in considerazione, neanche per un istante, l'esclusione dall'esecutivo degli assessori di riferimento del loro gruppo consiliare o di qualcuno di essi, restando fermo sugli accordi e sulle decisioni assunti inizialmente, nonostante le continue pressioni e le forti richieste di modifica degli assetti di Giunta, che venivano avanzate, in modo particolare, dal gruppo dei consiglieri scissionisti.

Massimo rispetto e considerazione, dunque, da parte mia per “Insieme per il Molise”, al contrario di quanto si vuol far credere.

Il momento di crisi, causato dall'indebolimento numerico di “Insieme per il Molise”, è stato gestito politicamente soltanto da me, in prima persona, senza alcun intervento esterno, tanto meno di esponenti di rilievo di “Insieme per il Molise”, checché se ne dica.

 

Come noto, fui costretto a guardare altrove per ritrovare i “numeri” venuti meno in Consiglio comunale.

 

Dall'abbandono del gruppo di quei consiglieri, non volendo sottostare, per nulla al mondo, ad alcuna forma di “ricatto” politico, sono riuscito, trovando l'adesione ed il supporto di altro gruppo presente nell'assise civica, a ricreare numericamente la maggioranza politica necessaria per amministrare.

Questo mio atteggiamento ha tutelato il ruolo svolto da “Insieme per il Molise”, che non è stato sminuito malgrado vi fossero altri gruppi che contavano in maggioranza un numero di consiglieri di pari entità. Quindi, questi cinque amministratori, pur conoscendo la realtà dei fatti, hanno voluto gettare ombre sul corretto operato del sindaco ed hanno sostenuto che il mandato era stato concluso solo grazie all'intervento esterno di Michele Iorio.

Ciascuno, invece, ha fatto la propria parte in un momento estremamente difficile sotto il profilo politico; Michele Iorio, da parte sua, coerentemente con le scelte iniziali, ha tutelato certamente l’operato del sindaco e della sua corretta azione amministrativa, ma anche, e soprattutto, il suo gruppo politico, il ruolo dei suoi assessori, del Presidente del Consiglio e degli stessi consiglieri.

Riguardo la mia mancata ricandidatura che, secondo gli ingrati, frettolosi firmatari del comunicato stampa, sarebbe derivato dal “No” alla mia designazione imposto dai vari partiti del centrodestra, gli stessi dimenticano, o fanno finta di non sapere, che Gabriele Melogli è stato contattato da Michele Iorio, per la sua possibile candidatura, sin dallo scorso mese di gennaio (come entrambi gli interessati hanno avuto modo di dichiarare alla stampa in più di una intervista), cioè molto tempo prima dell’avvio dei tavoli politici di discussione per la scelta del candidato sindaco. Il sottoscritto, quindi, mai interpellato, era stato abbondantemente escluso, a priori, proprio da chi lo aveva e lo stava ancora sostenendo e senza concedere quel minimo rispetto che sarebbe stato lecito attendersi, per una amministrazione uscente che si era adoperata senza risparmio per il bene comune, durante un mandato costellato da ogni genere di difficoltà. Ma evidentemente tutto ciò non interessa.                                                                 Giacomo d'Apollonio




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