La tutela dei diritti essenziali non ha colore politico: bene impugnazione del POS, c’è bisogno di più. Le nostre proposte al sindaco di Isernia per la difesa della sanità pubblica
Non posso non condividere la decisione della Giunta comunale di Isernia, di impugnare il POS approvato dal commissario ad acta alla sanità e presidente di Regione Donato Toma, avendo anche noi sostenuto in campagna elettorale la stessa tesi dell’attuale maggioranza consiliare comunale.
Ritengo sia doveroso pretendere il rispetto della legge che prevede dal parte del commissario alla sanità il più ampio confronto con le istituzioni locali, in primis con i Comuni, per pervenire all’approvazione del Piano Operativo Sanitario. La stessa Corte Costituzionale, infatti, si è espressa su questo argomento rigettando il Piano Operativo Sanitario approvato in epoca Frattura che aveva usato la stessa metodologia utilizzata dall’attuale commissario ad acta.
Anche il Consiglio regionale, lo scorso 27 settembre 2021, ha richiesto la revoca del POS approvando la mozione a maggioranza. Richiesta rimasta inascoltata dal commissario presidente.
Quando si parla di sanità, pero, bisogna essere più incisivi e andare oltre.
Chiedo pertanto al sindaco di porre in essere tutti gli interventi necessari perchè vengano attuate azioni specifiche per il completamento della rete dell’emergenza per le malattie tempo dipendenti. Sia attraverso la convocazione di un Consiglio monotematico sia sollecitando una nuova riunione della Conferenza dei Sindaci. E’ necessario chiedere il ripristino del servizio di neurochirurgia e cardiochirurgia all’ospedale Cardarelli di Campobasso anche attraverso l’utilizzo degli specialisti di Neuromed e della Gemelli SpA, ognuno per le proprie competenze.
Considerando che a livello globale si parla di quarta ondata di Covid e la nostra regione non ha ancora un centro dedicato alla pandemia, chiediamo al sindaco di Isernia di intervenire sempre nelle opportune sedi per chiedere una soluzione definitiva a questo problema visto che la famosa torre Covid voluta dallo scorso anno non è stata mai realizzata.
E al contempo dobbiamo pretendere, tutti insieme, la ristrutturazione dei pronto soccorso di Campobasso, Termoli e Isernia per renderli idonei ad affrontare la situazione pandemica. Ristrutturazione finanziata ma mai realizzata.
Quando si parla di diritti essenziali garantiti dalla nostra Costituzione, la loro difesa non può avere colore politico. La salute viene prima di tutto.