L’Aquila 7 febbraio 2023 - nel corso della mattinata i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, supportati dalle stazioni dell’Arma territoriale, hanno raggiunto gli uffici amministrativi dell’ASL n.1 di L’Aquila-Avezzano-Sulmona e notificato “un ordine di esibizione di atti e documenti”. L’inchiesta, recentemente avviata e coordinata dalla Procura della Repubblica di L’Aquila, tende a far luce su alcune procedure amministrative adottate dall’azienda sanitaria per la fornitura di strumentazione necessaria al funzionamento dei presidi medici di pubblica utilità presenti sul territorio aquilano. Durante le operazioni, collaborativo è stato l’apporto dell’ente che ha messo in condizione il personale operante di acquisire elementi utili ai fini delle investigazioni mosse nell’attuale fase delle indagini preliminari. Gli accertamenti, anche all’esito delle acquisizioni ottenute, continueranno secondo le direttive della Procura della Repubblica di L’Aquila, e volgeranno a chiarire ogni aspetto della vicenda esaminata anche in relazione a possibili irregolarità circa la gestione di procedimenti a evidenza pubblica.
Identificato e arrestato il quinto componente del gruppo di giovani che a gennaio, armati di coltello, tentarono una rapina in danno di un minorenne
L’Aquila (AQ). Rintracciato e arrestato un quinto componente del gruppo di giovani stranieri che il 9 gennaio scorso tentarono di rapinare uno smartphone e poche decine di euro posseduti da un giovanissimo tunisino avvicinato casualmente per le vie del centro. All’epoca dei fatti, quattro dei presunti responsabili furono arrestati nella flagranza di reato dalle pattuglie dell’Arma subito intervenute, mentre altri complici si disperdevano facendo perdere le loro tracce. A nemmeno un mese di distanza, gli stessi carabinieri protagonisti del primo intervento hanno continuato e serrato le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di L’Aquila, giungendo così all’identificazione di un quinto soggetto, anch’esso molto giovane e di origine straniera, sul conto del quale si sono concentrati numerosi elementi di prova che lo chiamerebbero in complicità per la tentata rapina occorsa agli inizi di gennaio ai danni di un minore ospite di una casa famiglia. Meticolosa è stata la ricomposizione della vicenda che ha visto, in sequenza, l’assunzione di informazioni testimoniali, l’acquisizione di immagini dei concorrenti nel reato e il ricorso all’individuazione fotografica. Tutti gli elementi, considerati in un unico insieme, sono stati positivamente valutati dall’Ufficio del P.M. titolare delle indagini, che ha richiesto e ottenuto dal GIP dello stesso Tribunale la misura cautelare della custodia cautelare in carcere nei confronti del quinto giovane compiutamente identificato.In tempi brevi, i miliari delle dipendenti stazioni, incaricati di dare esecuzione alla misura restrittiva, nella serata di ieri hanno rintracciato l’uomo nei pressi del terminal bus della città e, dopo la certa identificazione, lo hanno sottoposto alle operazioni di arrestato e successivo trasferimento in un istituto penitenziario.
Nei prossimi giorni l’interrogatorio di garanzia previsto dalla procedura.