Il testo approvato risponde ad una visione finalmente concreta, realistica, pragmatica più volte reclamata dall’Italia. Prevale finalmente la ragione sulla ideologia. Il nuovo testo rispecchia nella sostanza le richieste del “fronte della responsabilità” coordinato da Repubblica Ceca, insieme con Italia e Francia, che nel merito ha raggiunto una larga e inedita maggioranza in Consiglio, cambiando per la prima volta gli assetti sulla transizione ecologica”, il commento del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a margine del Consiglio Competitività a Bruxelles.
Nella nuova proposta vengono rinviati di circa due anni i tempi di adozione della nuova normativa, garantendo più tempo alle aziende nella riconversione verso la transizione green sia per i veicoli leggeri sia pesanti.
Vengono inoltre eliminati nuovi vincoli più restrittivi, permanendo i valori stabiliti dal regolamento Euro 6 per i motori a combustione interna, per le emissioni di particolato e per le condizioni per i test di emissioni delle autovetture.
Vengono così ridotti in modo significativo i costi per le imprese automobilistiche, che dovranno distogliere minori investimenti per l’adeguamento alle nuove tecnologie, con di conseguenza meno costi anche per i consumatori. Sarà così possibile indirizzare da subito più risorse per gli investimenti sulla transizione all’elettrico.
Il nuovo regolamento, su sollecitazione italiana, permette di salvaguardare la filiera automotive dei produttori di piccoli volumi, l’alta gamma tipica della produzione italiana come Ferrari, Lamborghini, Maserati, simboli del Made in Italy che producono circa 50mila autovetture l’anno. Per la categoria, il nuovo testo prevede infatti che per rientrare nella categoria dei piccoli volumi debba essere calcolata solo la produzione su scala europea e non quella sul piano globale.
Vengono tutelati anche i produttori di veicoli commerciali, come Iveco e CNH, per i quali restano i vincoli previsti dal regolamento Euro 6. Previsione importante anche per l’indotto italiano, che partecipa alla produzione di oltre 320mila veicoli commerciali l’anno.
“È sostanzialmente passata la linea Urso – commentano i parlamentari molisani di Fratelli d’Italia, l’Onorevole Elisabetta Lancellotta e il Senatore Costanzo Della Porta – Sono stati riallineati una serie di limiti ai valori stabiliti per l'euro 6 e l'allungamento delle scadenze per l'entrata in vigore della nuova normativa. Il che vuol dire una tutela per tutto il sistema dell’automotive molisano e del suo indotto. Un bel cambio di passo in Europa con misure che, di fatto, tutelano l’industria automobilistica italiana, che potrà lavorare più serenamente”.
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