Ambiente

Centrale Enel nel versante molisano del Pnalm. La CGIL dice no al progetto Pizzone II.

Pubblicato: 31-10-2023 - 632
Centrale Enel nel versante molisano del Pnalm. La CGIL dice no al progetto Pizzone II. Ambiente

Centrale Enel nel versante molisano del Pnalm. La CGIL dice no al progetto Pizzone II.

Pubblicato: 31-10-2023 - 632


La nota della CGIL Molise

Sindacato contro progetto Pizzone II: “Rischi gravissimi per ambiente e tessutosocioeconomico”



Il progetto Pizzone II, che prevede la realizzazione di un impianto di generazione e di pompaggio realizzato da Enel nel versante molisano del Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, creerebbe gravissimi danni all’ambiente naturale dell’area protetta e al tessuto socioeconomico del territorio”. 



Lo affermano la Cgil Abruzzo Molise, la Camera del Lavoro territoriale del Molise e quella dell’Aquila, che esprimono contrarietà al progetto. “Il progetto – affermano il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, quello della Camera del Lavoro del Molise, Paolo De Socio, e quello della Camera del Lavoro dell’Aquila, Francesco Marrelli – è stato già bocciato dalla comunità che abita quei luoghi e da diverse istituzioni tra le quali il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm) che lo ha ritenuto incompatibile con le esigenze di conservazione della natura all’interno del Parco. Un giudizio tranchant condivisibile che non può lasciare spazio ad equivoci”. Certamente la produzione di energie rinnovabili è il futuro nonché la strada da percorrere per ridurre la produzione di energia da fonti fossili, ma che anche tali impianti debbano essere rispettosi dell’ambiente, soprattutto quando la loro installazione viene prevista in aree naturali protette”. “Nel caso specifico – sottolineano – l’impianto dovrebbe essere realizzato in un’area protetta nella quale la flora e la fauna selvatica sono tutelate e la conservazione della biodiversità è un valore primario. Spetta all’ente Parco l’analisi delle attività che sono consentite in quei luoghi e, perciò, quelle valutazioni devono essere vincolanti. All’interno di un parco nazionale, le prescrizioni dell’ente preposto alla sua salvaguardia non possono non essere determinanti. La tutela dell’ambiente naturale è prioritaria rispetto a qualsiasi altro interesse. Ogni attività umana di trasformazione dell’ambiente all’interno di un’area protetta – ribadiscono i rappresentanti Cgil –deve essere valutata in relazione alla primaria esigenza di tutelare l’interesse naturalistico, da intendersi preminente su qualsiasi indirizzo di politica economica o ambientale di diverso tipo”. “E’ evidente che la creazione di una centrale idroelettrica in quell'area metterebbe in crisi l'habitat degli animali, sconvolgerebbe l'ecosistema e comprometterebbe anche l’indotto che si è sviluppato funzionalmente in questi anni. Infatti, la costruzione dell’impianto di generazione e di pompaggio Pizzone II creerebbe anche un danno al sistema socio economico di quell’area che, grazie all’azione di protezione della natura ed alla rara bellezza del paesaggio, ha visto sviluppare una importante vocazione turistica che potrebbe essere pregiudicata. Per questi motivi – concludono Ranieri, De Socio e Marrelli – la Cgil esprime la sua contrarietà al progetto, così come hanno già fatto tante associazioni, nella consapevolezza della necessità di bloccare ogni azione tesa alla realizzazione dell’impianto”. 



Il Segretario Generale CGIL Abruzzo-Molise



Carmine Ranieri



Il Segretario CGIL Molise



Paolo De Socio



Il Segretario CGIL Aquila 



Francesco Marrelli





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