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Via libera ufficiale dal Consiglio dei ministri: spiccano il capoluogo Campobasso e Termoli. Passa anche la norma sui mandati consecutivi nei centri tra 5mila e 15mila abitanti in cui si potrà arrivare al terzo; nessun limite sotto i 5mila.
È arrivato il via libera del Consiglio dei ministri che si è riunito nel primo pomeriggio di oggi, giovedì 25 gennaio, al decreto Elezioni che dispone l’abbinamento di amministrative, regionali in Piemonte, Basilicata e Umbria ed elezioni europee nei giorni di sabato 8 e domenica 9 giugno per favorire la massima partecipazione al voto. Per il Molise saranno interessati 56 centri per il rinnovo di sindaci e Consigli comunali, tra cui spiccano il capoluogo di regione, Campobasso, e Termoli, ma anche centri di dimensioni un po’ più contenute e di una certa importanza tra cui Campomarino, Santa Croce di Magliano, San Martino in Pensilis, Riccia, Trivento, Petacciato, Ripalimosani, Frosolone e Pozzilli.
Tra questi, Petacciato e Pozzili sono di nuovo chiamati alle urne pur avendo già rinnovato le loro amministrazioni rispettivamente nel 2022 e nel 2020 ma, a causa dell'elezione nel giugno scorso dei loro sindaci, Roberto Di Pardo e Stefania Passarelli a consiglieri regionali, si rende necessaria una nuova turnata elettorale. Situazioni simili anche a Campobasso e Termoli con Roberto Gravina e Francesco Roberti ma, poiché il loro mandato era vicino al termine, non si è proceduto a convocare le elezioni anticipate e, dunque, questi due centri torneranno alle urne alla scadenza naturale della consiliatura, ovvero nella prossima primavera inoltrata. In ultimo, ma non certo da ultimo per importanza, con il provvedimento varato a Palazzo Chigi cambiano anche i limiti per i mandati ai sindaci dei piccoli comuni: tra 5mila e 15mila abitanti si potrà arrivare al terzo mandato, sotto i 5mila viene eliminato il limite. Quindi, sindaci a vita nei comuni piccolissimi che, tra l’altro, costituiscono la grande maggioranza di quelli molisani.
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