SCAPOLI. Dopo la Celebrazione del Centenario di Vincenzo Rossi, poeta, scrittore saggista, svoltasi il ventisei ottobre a Macchiagodena, anche l’Alta Valle del Volturno omaggia questa voce letteraria che dalle Mainardi ha raggiunto vari luoghi nazionali ma anche stranieri come la Francia, L’Argentina, la Grecia, gli USA, il Canada, la Germania. E’ Scapoli, considerata la Capitale mondiale della Zampogna, ad organizzare per il 29 novembre un Reading con poesie tratte da I Giorni dell’Anima, silloge riassuntiva di gran parte della produzione poetica di Vincenzo Rossi. A dare voce ai versi di Rossi saranno, Eugenio Auciello. Simona Carracillo, Albino Fattore, Marilena Ferrante, Giulia Maselli, Caterina Palombo. I saluti sono affidati a Emilio Ricci, sindaco di Scapoli, a Maurizio Pitisci, presidente della Proloco, a Giuseppe Centracchio, consigliere provinciale- Isernia, a Vincenzo Di Cristofano, sindaco di Pizzone, a Marisa Margiotta, sindaco di Castel San Vincenzo, a Emilio Incollingo, sindaco di Colli al Volturno, a Paolo Gonnella, sindaco di Rocchetta al Volturno, ad Antonietta Caccia, presidente del Circolo della zampogna. La conduzione del Reading è affidata a Maria Stella Rossi, e si svolgerà nell’Atrio di fine Settecento del Palazzo comunale del paese, che accoglierà anche i contributi musicali di Christian Di Fiore, musicista e compositore, de I KaleiDis, Giulia Maselli voce, Eugenio Auciello, voce e chitarra, di Sofia Mazzocco, canto e Walter Pinna, chitarra. La serata culturale, omaggia soprattutto la poesia e i temi cari a Vincenzo Rossi, quali l’amore incondizionato per la natura e per gli animali, la profondità imperscrutabile dell’animo, la pesante consapevolezza del tempo e del suo impietoso trascorrere, il rispetto per il mondo contadino e rurale, e per le proprie origini, l’amore per la sua terra, l’Alta Valle del Volturno che assurge a lugo fisico e ideale, la denuncia dello sfruttamento delle risorse naturali, e della necessità di proteggere e salvare l’ambiente, di cui scrive sin dagli anni Settanta, quindi il valore della memoria e dei sentimenti di pace, fratellanza, accoglienza come esprime in una delle sue poesie più intense e coinvolgenti “Io non canto chi domina “.
Io non canto chi domina
non canto superbe bandiere
non voglio nel mio canto
orgogliose città né fragori
di folle e di macchine
perchè io canto la pioggia
e la sua musica sulle foglie […]
Tutta la poesia è stampata sul segnalibro che il Comune di Scapoli offrirà agli ospiti, mentre la Famiglia dello scrittore donerà libri, in ricordo di questo Centenario, che si concluderà con la Canzone Io non canto chi domina, con musica e canto de I KaleiDis.