Cronaca

Studenti e pendolari ammassati come sardine sull’autobus Sant’Angelo del Pesco-Isernia. L’appello di genitori e amministratori del territorio.

Pubblicato: 12-12-2024 - 970
Studenti e pendolari ammassati come sardine sull’autobus Sant’Angelo del Pesco-Isernia. L’appello di genitori e amministratori del territorio. Cronaca

Studenti e pendolari ammassati come sardine sull’autobus Sant’Angelo del Pesco-Isernia. L’appello di genitori e amministratori del territorio.

Pubblicato: 12-12-2024 - 970


Gli studenti ed in pendolari viaggerebbero in condizioni davvero estreme

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA CARLA MIRALDI.



Con il beneplacido di alcuni genitori nonché pendolari della linea Sati , che percorre la  tratta Sant'Angelo del Pesco Isernia, scrivo la presente nota di doglianze in duplice veste quella di genitore e quella di amministratore     locale, seppur di minoranza. Il viaggio che i fruitori del servizio sono costretti ad affrontare per raggiungere gli istituti scolastici,  i luoghi di lavoro, o semplicemente poter usufruire di taluni servizi necessari nel capoluogo Pentro, è ormai appellabile " viaggio della speranza".



L' autobus arriva già a  di Castel di Sangro con pochi posti a sedere disponibili   lasciando poche speranze ai passeggeri delle fermate successive di poter prendere posto. Pendolari e studenti accalcati e stipati come in un carro bestiame con giuste lamentele quotidiane. Si deve infatti necessariamente sottolineare, se ce ne fosse il bisogno, che quello in parola non è uno scuolabus ma un pullman di linea sul quale chiunque necessiti può salire, da ciò ne deriva inevitabilmente  il sovraffollamento ormai quasi giornaliero. La situazione è degenerata inesorabilmente quando, dalla scorsa settimana, la Regione ha deciso di sopprimere una corsa aggiuntiva che, nel mese di Ottobre, era stata prevista anche dietro interessamento personale della scrivente.Si può comprendere come questa decisione sia dovuta a costi superiori magari non del tutto ammortizzabili tuttavia, si ritiene che una debita soluzione agli innumerevoli disagi arrecati debba comunque essere cercata. Il punto focale non è viaggiare comodamente ma piuttosto farlo in sicurezza. La strada da percorrere consta, infatti, di diversi chilometri con possibili pericoli per i fruitori del servizio. Servizio, peraltro che non prevede neanche un costo troppo esiguo.Confido,  nell'interessamento oltre che della Regione anche  dei colleghi amministratori degli enti locali  nonché se necessario anche del Provveditorato agli studi per poter, di concerto, unitamente e disgiuntamente ognuno per le proprie competenze trovare la giusta risoluzione a questa quanto assurda tanto incresciosa circostanza. Non si chiede nulla di trascendentale: poter viaggiare almeno  in sicurezza per arrivare a scuola o sul posto di lavoro senza dover subire lo stress psicofisico che questa situazione, ormai non più sostenibile, sta  generando.



Il genitore e Consigliere



Carla Miraldi .


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