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Bocciatura Piano Operativo Sanitario 2025-2027, interviene la Federazione PD Alto Molise.

Pubblicato: 11-05-2025 - 622
Bocciatura Piano Operativo Sanitario 2025-2027, interviene la Federazione PD Alto Molise. Politica

Bocciatura Piano Operativo Sanitario 2025-2027, interviene la Federazione PD Alto Molise.

Pubblicato: 11-05-2025 - 622


La storia sanitaria della nostra regione ci insegna che la chiusura di reparti dedicati allโ€™assistenza primaria e fondamentale rappresenta, spesso, solo il primo passo verso lo smantellamento complessivo del sistema territoriale.

ALTO MOLISE. In seguito alla notizia della bocciatura da parte del Tavolo Tecnico Ministeriale, nell’ambito del DM 70/2015 (noto come Decreto Balduzzi), del Piano Operativo Sanitario 2025-2027 – che prevede la chiusura di un reparto di Emodinamica e di un Punto Nascita tra Termoli e Isernia – la Federazione del Partito Democratico dell'Alto Molise esprime profondo disappunto e si unisce alla delegazione regionale per sostenere con forza la battaglia in difesa dei servizi territoriali, a partire da quelli sociosanitari. È doveroso ribadire che il Molise, nel suo complesso, è un’area interna con bassa densità demografica, elevata percentuale di popolazione anziana, ridotto tasso di natalità e un continuo fenomeno di emigrazione giovanile. L’Alto Molise rappresenta pienamente questa realtà, già duramente colpita in passato dai tagli ai servizi sanitari. Un’ulteriore riduzione comprometterebbe ancor più la tenuta sociale ed economica del territorio, aggravando lo spopolamento e l’impoverimento, e accelerando l’esodo non solo dei giovani. La storia sanitaria della nostra regione ci insegna che la chiusura di reparti dedicati all’assistenza primaria e fondamentale rappresenta, spesso, solo il primo passo verso lo smantellamento complessivo del sistema territoriale.



È importante sottolineare, inoltre, il valore strategico e il sacrificio con cui i reparti del PO “F. Venaziale” di Isernia coinvolti hanno operato negli ultimi anni. Il reparto di Emodinamica ha registrato un aumento del 26% delle coronarografie e del 43% delle angioplastiche, rispondendo anche alla riduzione dell’offerta cardiologica d’urgenza in Abruzzo. Allo stesso tempo, il Punto Nascita ha mantenuto un livello di circa 300 parti annui, fungendo da riferimento anche per le aree confinanti di Campania, Lazio e Abruzzo, i cui presidi sono anch’essi a rischio chiusura. Tutto questo rischia di essere vanificato da logiche puramente ragionieristiche, disconnesse dalle reali esigenze dei territori e dei cittadini. Ci chiediamo: che fine ha fatto il tanto annunciato Decreto Molise, che avrebbe dovuto azzerare il debito sanitario, far uscire la regione dal commissariamento iniziato nel 2009 e aumentare il fondo sanitario regionale? La Federazione del PD dell’Alto Molise, insieme e a sostegno della delegazione regionale, si impegna a proseguire la battaglia in difesa dei servizi socio-sanitari. Non appena saranno rese note nel dettaglio le osservazioni del Tavolo tecnico ministeriale al Piano Operativo 2025-2027, saranno messe in campo nuove iniziative di informazione, mobilitazione e opposizione, coinvolgendo pienamente i cittadini, primi destinatari di queste scelte penalizzanti. Difendere i presidi sanitari locali significa difendere il diritto costituzionalmente garantito alla salute (art. 32 Cost.), che deve valere per tutti, senza discriminazioni tra territori e cittadini di serie A e di serie B. Federazione PD Alto Molise.


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