Sanità

Possibili casi di Blue Tongue in Molise. Le precisazioni del servizio veterinario di Asrem Molise.

Pubblicato: 15-07-2025 - 443
Possibili casi di Blue Tongue in Molise. Le precisazioni del servizio veterinario di Asrem Molise. Sanità

Possibili casi di Blue Tongue in Molise. Le precisazioni del servizio veterinario di Asrem Molise.

Pubblicato: 15-07-2025 - 443


Interviene il servizio veterinario di Asrem Molise

Comunicato stampa Febbre Catarrale degli ovini Regione Molise.



Il Regolamento (UE) 2016/429 (AHL) entrato in vigore il 21 aprile 2021 e la legislazione correlata, ivi incluso il Decreto legislativo 5 agosto 2022 n.136, hanno radicalmente modificato l’approccio utilizzato per la gestione della Bluetongue (BT), anche in ambito nazionale. In primo luogo, in base alla categorizzazione delle malattie, la BT può essere oggetto di programmi di eradicazione facoltativi, tenuto conto che il Regolamento di esecuzione (UE)  2018/1882 la elenca nelle categorie C1, D2ed E3 (ossia malattie rilevanti per alcuni Stati membri e per le quali sono necessarie misure per impedirne la diffusione in parti dell'Unione che sono ufficialmente indenni da malattia o che dispongono di programmi di eradicazione; malattie per le quali sono necessarie misure per evitarne la diffusione tramite import o movimentazione intra UE perché rappresentano un notevole rischio di diffusione attraverso le movimentazioni intra UE, o ancora malattie per le quali vi è la necessità di sorveglianza all'interno dell'Unione al fine di individuarne tempestivamente la presenza e/o monitorarne l’andamento).



Ciò implica che le autorità competenti di un determinato Stato Membro, al fine di eradicare tutti i sierotipi tradizionali (da 1 a 24) del virus della BT (BTV), possono decidere di attuare un programma di eradicazione, le cui caratteristiche e criteri sono stabiliti nel Regolamento Delegato (UE) 2020/689. L’Italia ha stabilito di non attuare un programma di eradicazione, e pertanto, ai sensi del Regolamento di esecuzione (UE) 2021/620 della Commissione, ha trasmesso alla Commissione Europea l’elenco dei propri territori aventi lo status di indenne da malattia all’entrata in vigore dell’AHL. La normativa europea dispone anche le prescrizioni minime dell’attività di sorveglianza per BTV, volta ad individuare precocemente i sierotipi del virus di nuova introduzione, a determinare la diffusione dell’infezione in un territorio, a monitorare la prevalenza e garantire che sia delimitata tempestivamente la diffusione dell’infezione, oppure a dimostrare l’assenza di infezione da BTV.In merito, si segnala che, come stabilito nell’incontro della Direzione strategica del 31 gennaio 2023 nell’ambito dell’articolazione del Centro nazionale di lotta ed emergenza contro le malattie animali, viene mantenuto in essere il piano di sorveglianza sierologica ed entomologica, eventualmente oggetto di revisione, alla luce del rilevamento di nuovi sierotipi, e come di seguito formulato, al fine di soddisfare i criteri stabiliti dalla normativa vigente.



Attività di sorveglianza Regione Molise.



Resta fermo l’obbligo da parte degli operatori di segnalare immediatamente al Servizio veterinario competente per territorio eventuali sintomi clinici riscontrati in animali suscettibili alla malattia, che potrebbero indicare un possibile caso sospetto di BT.In tal caso si ricorda che l’operatore e le altre pertinenti persone fisiche o giuridiche hanno l’obbligo di notificare all’autorità competente (Servizio Veterinario) ai sensi dell’ art 6 comma 1 lettera b del d.lgs 136/2022, tempestivamente e comunque entro le 12 ore il sospetto della presenza di una malattia elencata diversa da quelle di categoria A tra le quali rientra la Febbre catarrale degli ovini. Il servizio veterinario dell’azienda sanitaria locale competente per territorio che riceve la notifica ne garantisce la tracciabilità.La sorveglianza sierologica attiva prevede l’esecuzione di controlli su animali suscettibili all’infezione (bovini) e di controlli sugli insetti vettori catturati dalle trappole per la sorveglianza entomologica.In Regione Molise a partire dal mese di gennaio 2025 è stata effettuata la sorveglianza sierologica come prevista dalla nota DGSAF-MDS-P 0017050 DEL 28/05/2024 “Febbre catarrale degli ovini (Bluetongue) – orientamenti sulle misure di controllo e di gestione sul territorio nazionale e sulle attività di sorveglianza sierologica ed entomologica”.



I numeri:Sono stati controllati sierologicamente 228 capi bovini distribuiti in 64 allevamenti delle 2 province della Regione Molise. Dai controlli effettuati allo stato attuale sono risultati positivi alla sieroneutralizzazione per i sierotipi 1,3 e 4, 49 bovini di cui 1 solo positivo alla PCR per sierotipo 4  che indica circolazione virale per quel sierotipo sul territorio.Relativamente al sierotipo 8 ( BTV-8) che nella vicina Regione  Abruzzo, come in altre regioni del Centro Italia, sta determinando un'epidemia di Blue Tongue (Febbre Catarrale degli Ovini) con danni notevoli agli allevamenti ovicaprini la sorveglianza sierologica nella Regione Molise ha evidenziato per la provincia di Campobasso in data 01 luglio 2025 positività alla PCR su 2 bovini ed 1 positività su una carcassa di ovino inviato all’IZS in data 11 luglio 2025 mentre per la provincia di Isernia in data 10 luglio 2025  la positività alla PCR ha riguardato  2 ovini a seguito di segnalazione di sintomatologia da parte dell’allevatore.



Tutte le summenzionate positività sono state inserite dalla S.C. Sanità Animale della A.S.Re.M. come focolai confermati dei Febbre catarrale degli ovini  nel sistema  SIMAN del Ministero e contemporaneamente sono state bloccate le movimentazioni di animali e di materiale germinale dall’azienda di provenienza, salvo se autorizzati ai fini della macellazione immediata e disposto  al fine di ridurre il rischio di trasmissione il trattamento degli animali con insetto-repellenti.



Vaccinazione:Allo stato attuale la Regione Molise non ha disposto un piano di vaccinazione per i sierotipi circolanti pertanto al fine di proteggere gli animali dall'infezione e diminuire la diffusione del virus che impatta con ingenti perdite economiche, l’operatore (allevatore) può procedere alla vaccinazione volontaria dei capi ovini con un vaccino adeguato per una risposta immunitaria degli animali coprente verso i sierotipi BT circolanti sul territorio. Il vaccino è reperibile e disponibile nel normale circuito distributivo e può essere acquistato con ricetta elettronica veterinaria. Ai fini della sorveglianza sanitaria, la somministrazione del vaccino deve essere comunicata al Servizio Veterinario competente per territorio.



Misure dirette per la protezione degli animali dalla BT



- Trattamento con prodotti insetto repellenti sui capi. La trasmissione del virus avviene esclusivamente tramite la puntura dell'insetto vettore; il trattamento sui capi BT sensibili con formulazioni insetto repellenti riduce il rischio di infezione degli animali.



- Gestione ambientale per il contrasto della proliferazione dell’insetto vettore.Il controllo/contrasto della proliferazione ambientale degli insetti vettori riduce il rischio di trasmissione del virus. L'attuazione di un programma di lotta all'insetto vettore negli ambienti di allevamento con una serie di interventi integrati efficaci contro lo stadio larvale e quello adulto riduce in modo efficace la circolazione virale ed il relativo rischio di infezione negli animali BT sensibili:                                                                                                             



a) eliminare pozze d'acqua e fango nell'azienda per impedire all'insetto vettore di deporre le uova e far sviluppare le larve;                                                                                                                                                                                                       



b)rivoltare il fango con lavorazioni fino a 20-30 cm di profondità per disseccarlo e provocare la morte di uova e larve. Drenare e ricolmare avvallamenti e fosse per evitare la formazione di raccolte d'acqua fangosa.                                                                                              c) evitare le perdite d’acqua nel terreno intorno agli abbeveratoi.                                                                                                                



d) canalizzare con tubature chiuse tutti i liquami di scarico delle strutture aziendali, dei luoghi di ricovero chiusi o aperti, delle sale di mungitura.



e) trattamenti larvicidi contro le larve di Culicoides (insetto vettore).                                                                                                         



f) trattamenti insetticidi contro adulti di Culicoides utilizzando principi attivi autorizzati ad uso civile e zootecnico.



- Confinamento notturno: Evitare/ridurre per quanto possibile I'esposizione notturna delle greggi di ovini agli attacchi degli insetti vettori. Il ricovero degli animali durante le ore notturne in locali chiusi e protetti, possibilmente con zanzariere a 74 maglie per centimetro quadrato alle finestre, riduce in modo efficace il contatto con I'insetto vettore del virus e, di conseguenza, il rischio di infezione negli animali BT sensibili.                                                     



- Gestione delle carcasse di animali morti: Nel ribadire l’obbligo degli operatori di segnalare tutti i casi sospetti di malattia come precedentemente esposto si ricorda che, anche al fine di permettere ai Servizi Veterinari di adempiere agli obblighi di sorveglianza delle TSE come previsto dal Regolamento CE 999/2001, lo stesso operatore deve notificare  all’Autorità Competente la morte degli animali appartenenti al proprio allevamento e smaltire  le carcasse dei capi deceduti ai sensi del Regolamento (CE) 1069/2009 in condizioni idonee atte a prevenire la trasmissione di rischi per la salute umana, animale e per I'ambiente.



Conclusioni: Il Servizio veterinario della A.S.Re.M come ha effettuato la sorveglianza prevista per la Febbre catarrale degli ovini riscontrando solo a partire da inizio luglio 2025 i primi focolai da sierotipo 8 che hanno comportato il blocco delle movimentazioni dagli allevamenti sede di focolaio. Allo stato attuale nel ribadire la completa disponibilità del Servizio Veterinario all’accertamento diagnostico in caso di segnalazione da parte degli operatori di sospetti di Febbre catarrale degli ovini secondo quando indicato in precedenza si ribadisce che la strategia vaccinale è quella che prevede la vaccinazione volontaria da parte degli allevatori al fine di ridurre i danni provocati dalle forme cliniche di malattia.





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