La Guardia di Finanza di Chieti ha eseguito un sequestro preventivo nei confronti di due società operanti nel settore sanitario, per un importo complessivo superiore a 1,1 milioni di euro. L’operazione, denominata “Protesi fantasma”, è stata condotta dai finanzieri della Compagnia di Lanciano, coordinati dal capitano Domenico Siravo, e ha fatto emergere gravi irregolarità nella gestione di presidi protesici destinati ai pazienti dell’ASL 02 Lanciano-Vasto-Chieti. Secondo quanto accertato dagli investigatori, numerosi dispositivi sanitari, pur regolarmente fatturati e pagati dall’Azienda Sanitaria, non sarebbero mai stati consegnati ai pazienti. In altri casi, sebbene i presidi fossero stati restituiti ai fornitori, venivano comunque addebitati alla ASL. Le indagini hanno quantificato un profitto illecito di circa 744 mila euro, successivamente trasferito dalle casse delle imprese coinvolte tramite il pagamento di fatture per operazioni inesistenti emesse da una società “cartiera” con sede a Roma, per un totale che ha superato 1 milione di euro. A conclusione degli accertamenti, la Procura della Repubblica di Lanciano, nella persona del sostituto procuratore Miriana Greco, ha iscritto nel registro degli indagati due persone – al momento da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva – accusate di truffa aggravata ai danni dello Stato e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture false. Su richiesta della Procura, il Gip del Tribunale di Lanciano, Massimo Canosa, ha disposto il sequestro preventivo di beni immobili, risorse finanziarie e disponibilità riconducibili anche a un trust riferibile agli indagati. L’operazione conferma l’impegno delle Fiamme Gialle nel contrasto alle frodi nei settori sanitario, previdenziale e assistenziale, con l’obiettivo di tutelare le fasce più deboli della popolazione ed evitare la dispersione di risorse pubbliche destinate a chi ne ha effettivo diritto.
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