Consigli musicali

“Versi fuori corso”, la metamorfosi di un giornalista che diventa poeta. Recensione di Roberta Muzio.

Pubblicato: 29-02-2016 - 370
“Versi fuori corso”, la metamorfosi di un giornalista che diventa poeta. Recensione di Roberta Muzio. Consigli musicali

“Versi fuori corso”, la metamorfosi di un giornalista che diventa poeta. Recensione di Roberta Muzio.

Pubblicato: 29-02-2016 - 370


Presenzano. Leggere poesie è diventato così raro. Lo è anche incontrare veri poeti che, all'apparenza, sembrano fugaci scrittori di attualità. Giuseppe Bocchino, nella sua penna, ha il mistero dei versi sussurrati a coloro, fortunati, che vorranno ascoltarlo.

E' una poesia non facile da decifrare ma deliziosa poiché in essa si assapora la natura. Così, nel descrivere il mare nella baia, evoca strani presagi: “Il mare sembra calmo, sembra piatto, ma non c'è pace dentro l'onda, non c'è porto sicuro per la nave nera”. E' sorprendente come “Nella tormenta” riesca a entrare in un ippocastano e a dargli voce: “S'attorce l'ippocastano sotto il carico della neve: inchiodate ad un muro d'inchiostro, crepitano le tenere fibre dei rami che la tormenta mutila”. Attento nell'usare espressioni che calzano la vita quotidiana e evocano l'immagine dell'umanità, quella prodotta dalla mente evoluta. Nel “Porto di Mola” il panorama dei primi versi svela, dopo, la ricerca delle verità assolute quando scrive: “(…) mi porto in processione un crocifisso di desideri”. Ed è il riconoscimento dell'essenza della natura, parte e scintilla del Creato, che più di ogni cosa rende caro questo poeta con i suoi “Versi fuori corso”.

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Lo si immagina accanto a “La quercia sul confine” del suo vigneto parlare con l'albero e omaggiare l'alba: “(…) Siamo ancora qui: salutiamo il giorno, diamo il benvenuto al sole”. Uno scrittore non potrà mai essere felice narrando i miseri fatti di popolarità effimera. Non lo sarà ancor di più un poeta alla ricerca costante del suo sentire interiore. Per questo i quarantun anni di Giuseppe Bocchino, prima giornalista, oggi scrittore e poeta, sono il segno di una rinascita piena, col battesimo della prima opera. Una raccolta di poesie, edita da Giuseppe Vozza, che da Presenzano, sua terra d'origine, porterà la voce e l'anima gentile di un uomo fuori dagli stretti confini della carta stampata. Benvenuto poeta. Roberta Muzio.




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