Cronaca

Offese su Facebook? Attenzione, è diffamazione aggravata. La Cassazione stabilisce che l’offesa sul social network equivale ad una offesa perpetrata come su una pagina di giornale.

Pubblicato: 02-03-2016 - 309
Offese su Facebook? Attenzione, è diffamazione aggravata. La Cassazione stabilisce che l’offesa sul social network equivale ad una offesa perpetrata come su una pagina di giornale. Cronaca

Offese su Facebook? Attenzione, è diffamazione aggravata. La Cassazione stabilisce che l’offesa sul social network equivale ad una offesa perpetrata come su una pagina di giornale.

Pubblicato: 02-03-2016 - 309


ITALIA. Lo ha stabilito la Cassazione, secondo la quale, offendere qualcuno sulla bacheca di Facebook equivale ad offenderlo su una pagina di giornale.

Con la sentenza depositata martedì 1 marzo, la Suprema Corte ha deliberato che “anche la diffusione di un messaggio diffamatorio attraverso l’uso di una bacheca Facebook integra un’ipotesi di diffamazione aggravata ai sensi dell’articolo 595 , comma terzo, del Codice penale, poiché la diffusione di un messaggio con le modalità consentite dall’utilizzo per questo di una bacheca Facebook ha potenzialmente la capacità di raggiungere un numero indeterminato di persone”.

Episodio recente, la condanna al pagamento di una multa da 1.500 euro ad un componente in congedo del corpo militare della Croce Rossa Italiana, reo di aver apostrofato come ‘verme’ e ‘parassita’ Francesco Rocca, all’epoca commissario straordinario della Cri. Inizialmente, come denunciato da Rocca, che alla querela aveva allegato anche la stampa delle pagine Facebook, il dibattito riguardava scelte e iniziative da lui adottate alla guida dell’ente, ma alcuni passaggi, correlati da sue foto, avevano travalicato – come riconosciuto dal giudice di merito – il limite dell’ordinario diritto di critica, per sfociare in palese offese del suo decoro personale.  Red. News.

 




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