ROCCHETTA A VOLTURNO. Inizialmente erano in quattro, ma ora sono diventate ben una quindicina dopo gli ultimi eventi sismici che hanno interessato la Provincia di Rieti e tutto il Centro Italia. Le prime erano giunte presso l’Abbazia di San Vincenzo al Volturno su volere dell’Abate di Montecassino per riattivare e ripopolare la vita monastica del complesso, le altre sono giunte nelle ultime ore a causa dell’inagibilità del loro monastero che si trovava a Sant’Angelo in Pantano (Provincia di Macerata). Tra loro la reverenza madre Elisabetta che si sta attivando con molte persone del posto e con il presidente della Pro Loco di Rocchetta a Volturno, Antonio Virgilio, per reperire materiale necessario a riattrezzare i dormitori del convento di San Vincenzo e per permettere alle sorelle presenti di vivere in tranquillità. Infatti, quest’ultime non potranno fare ritorno a Macerata, come previsto, perché il loro convento è stato dichiarato inagibile.
Ci si sta attivando per fornire loro degli aiuti e in queste ore la popolazione si sta attivando. Intanto l’Abbazia di San Vincenzo per ora pare si sia ripopolata, in attesa che la situazione a Sant’Angelo in Pantano migliori. Red. Cronaca.