ISERNIA. Proseguono a ritmo serrato le attività dei Carabinieri per prevenire e contrastare il fenomeno del consumo e dello spaccio di sostanze stupefacenti nel centro di Isernia. Nelle ultime ore, nel centro cittadino, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia hanno sorpreso un 40enne del posto, che alla vista dei Carabinieri ha tentato di liberarsi di cinque involucri contenenti “crack” ed “eroina”.
La droga è stata immediatamente recuperata e sottoposta a sequestro, mentre il 40enne è stato fermato ed accompagnato in caserma dove nei suoi confronti è scattata una denuncia alla competente Autorità Giudiziaria per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Un 30enne della provincia di Teramo, è stato invece denunciato dagli stessi militari, in quanto sorpreso ad aggirarsi nei pressi della stazione ferroviaria, nonostante fosse sottoposto alla misura di prevenzione del divieto di ritorno nel comune di Isernia, per reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti.
A Montaquila, i militari della locale Stazione, nell’ambito di una operazione finalizzata a garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro e contrastare il fenomeno dello sfruttamento del lavoro nero e del caporalato, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Isernia, i due responsabili di un cantiere edile, per una serie di violazioni alle norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro. Secondo quanto accertato dai militari, agli operai nel corso dei lavori, non venivano fatti indossare i prescritti dispositivi di protezione individuali, con grave pericolo per la propria incolumità.
A Venafro, una lite tra tre nordafricani, scoppiata per futili motivi, è stata sedata dai Carabinieri della locale Stazione prontamente intervenuti. Durante la perquisizione dei contendenti, è stato anche rinvenuto un coltello di genere vietato, pertanto a carico dei tre è scattata una denuncia alla competente Autorità Giudiziaria per il reato di rissa e porto illegale di armi. Ulteriori indagini sono tutt’ora in corso per accertare i motivi della lite, intanto l’arma rinvenuta è stata sottoposta a sequestro.