ISERNIA. In occasione dell'ultimo Consiglio Provinciale, l'ente di Via Berta, presieduto da Lorenzo Coia, ha approvato una proposta di deliberazione a sostegno degli enti camerali del Molise, con la salvaguardia della sede storica di Isernia. Vi riportiamo integralmente il documento approvato in sede di Consiglio Provinciale.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA LORENZO COIA (PRESIDENTE PROVINCIA DI ISERNIA).
Proposta di deliberazione del Consiglio Provinciale 53 del 22/12/2016
OGGETTO: Riordino delle Camere di Commercio. Approvazione documento.
IL PRESIDENTE
Premesso che la Legge 07 agosto 2015, n. 124, avente ad oggetto “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle Amministrazioni pubbliche”, all’art. 10, prevede la delega al governo ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge, un decreto legislativo per la riforma dell'organizzazione, delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura;
- che con decreto legislativo 25/12/2016 n. 219 recante disposizioni di attuazione della delega di cui alla precitata disposizione legislativa, il governo ha provveduto a dettare norme di riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, prevedendo, tra l’altro:
l’accorpamento delle camere di commercio con una previsione minima di n. 75.000 imprese;
la salvaguardia della presenza di almeno una camera di commercio in ciascuna regione;
di tenere conto degli accorpamenti già deliberati;
un piano di razionalizzazione delle sedi delle sedi delle singole camere di commercio nonché delle Unioni regionali, con individuazione i una sola sede per ciascuna nuova camera di commercio e con razionalizzazione delle sedi secondarie e delle sedi distaccate e, in ogni caso, con limitazione degli spazi utilizzati a quelli strettamente necessari per lo svolgimento dei compiti istituzionali; nel medesimo piano devono essere, altresì, individuati le modalità ed i termini per la dismissione ovvero la locazione a terzi;
Dato atto che la camera di commercio di Isernia è già stata accorpata a quella di Campobasso sulla base di una intesa di mantenimento della sede secondaria di Isernia;
-che, a tale specifico ultimo riguardo, è stato paventato il rischio della vendita della sede camerale sita in corso Risorgimento, per poi trasferirne la sede medesima e tutti i dipendenti in altri locali;
Considerato al riguardo che:
la nostra Città è stata già depauperata di altri servizi, e che ora è necessario riuscire a scongiurare la soppressione della sede camerale isernina, i cui costi di gestione complessivi si aggirano sui 20.000 euro l’anno;
trattasi di una cifra irrisoria che non giustificherebbe in alcun modo la “svendita”dell’immobile e creerebbe disagi non solo ai dipendenti, costretti a sopportare i costi di viaggio per recarsi nel capoluogo di regione, ma anche alle tante aziende che si vedrebbero private di servizi essenziali sul territorio;
il percorso di accorpamento delle due Camere di Commercio, in un unico Ente camerale del Molise, è bene ricordarlo, è stato fatto volontariamente, lasciando la sede secondaria di Isernia;
rispetto al decreto di riforma e al progetto nazionale di razionalizzazione la provincia di Isernia è già molto avanti, infatti:
- l'Azienda Speciale S.E.I. , riunificata in Azienda S.E.M. , è stata già allocata presso la CCIAA di Isernia, in un'equilibrata ottica di ripartizione di funzioni ;
- il costituendo Gruppo di Azione Locale GAL Molise Rurale, promosso da Provincia e CCIAA già ha sede, struttura e Presidenza, presso la CCIAA di Isernia ;
le attività di formazione sono già state trasferite a Campobasso e le aziende, vista la distanza, rinunciano a partecipare ai percorsi di internazionalizzazione o ai corsi di formazione, rischiando così l’appiattimento delle imprese;
anzi, se la Camera di Commercio eroga dei servizi e il trasferimento di questi servizi a Campobasso crea dei disservizi alle imprese, è necessario ragionare con la governance per trovare una soluzione e ridare alla sede isernina la vitalità che aveva una volta;
pur non disconoscendo che la Camera di Commercio del Molise ha la necessità di far quadrare il
proprio bilancio, bisogna trovare soluzioni finanziarie alternative affinché si garantiscano i servizi, ma si taglino le spese superflue, senza essere costretti a svendere il patrimonio immobiliare, ovvero facendolo al più fruttare;
EVIDENZIATO quindi che la dismissione della sede secondaria della camera di commercio di Isernia, oltre ad essere inopportuna e antieconomica, costituisce un impoverimento del territorio stesso;
PROPONE AL CONSIGLIO DI
RESPINGERE
L’ipotesi di dismissione della sede secondaria della Camera di Commercio del Molise sita ad Isernia in corso Risorgimento non essendo espressione di nessuna necessità effettiva ed inevitabile ma solo conseguenza di una idea iniqua e inaccettabile dei tagli;
ESPRIMERE LA NECESSITA’
di una seria e meditata revisione delle misure finanziarie, individuando altre soluzioni per la razionalizzazione della spesa pubblica, meno impattanti per il territorio,
DARE MANDATO
al Presidente per ogni iniziativa da porre in atto perché sia salvaguardato il mantenimento della sede secondaria della Camera di Commercio del Molise sita ad Isernia e del suo personale, per il rafforzamento amministrativo e tecnico dei servizi derivati resi da tale ente, coinvolgendo direttamente la Presidenza della Regione.
IMPEGNARE
il Presidente ad interloquire con il Presidente della CCIAA al fine di offrire una equa ripartizione di funzioni camerali in grado di soddisfare le esigenze delle associazioni di categoria presenti nel territorio provinciale in un'ottica di razionalizzazione e di radicamento territoriale.