Le avvertenze del Comando Provinciale dei Carabinieri di Isernia.
ISERNIA. E’ di pochi giorni fa l’arresto eseguito da parte dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Isernia, nei confronti di una 49enne protagonista di una serie di truffe ad danni di persone anziane. La donna spacciandosi quale funzionario dell’INPS, chiedeva di controllare il libretto della pensione e attraverso artifizi e raggiri si faceva consegnare dalle vittime somme di denaro contante quale restituzione di eccedenze pensionistiche elargite erroneamente. Insieme a quella dei falsi dipendenti Enel e Telecom, ma anche falsi elettricisti, poliziotti o idraulici, quella del finto funzionario dell’Inps è uno dei classici stratagemmi usati dai truffatori, che cercano di introdursi in abitazioni dove generalmente vivono anziani da soli, presentandosi con finte qualifiche professionali. Il passo successivo è sottrarre denaro per finti contratti o inesistenti prestazioni a domicilio.
I suggerimenti più importanti per difendersi da tali raggiri sono come sempre quelli di non aprire la porta agli sconosciuti, di diffidare di telefonate da parte di chi che sia che chiede pagamenti di somme in contanti, delle persone che si avvicinano per strada con i pretesti più strani, non consegnando comunque denaro contante per nessun motivo. Ma negli ultimi tempi si stanno profilando nuove tipologie di truffe, sulle quali i Carabinieri chiedono di prestare particolare attenzione. Una su tutte è quella della truffa del pacco, nella quale i truffatori si presentano a casa della vittima, e dicono di dover consegnare un pacco, con della merce ordinata da figli o parenti. Per ritirare il pacco, però, agli anziani viene chiesto di pagare una somma, che ovviamente finisce nelle tasche dei delinquenti. I Carabinieri di Isernia hanno messo a punto già da diversi mesi, e distribuito in tutta la provincia, un “vademecum” con i consigli per evitare di cadere nella trappola di qualche malintenzionato e i tipi di comportamento sospetto da cui guardarsi. A tal proposito è stato anche prodotto un video, trasmesso dalle principali emittenti TV e sono stati organizzati incontri di concerto con la diocesi di Isernia-Venafro e la locale Prefettura, presso parrocchie ed altri luoghi di aggregazione, frequentati dalle categorie di persone ritenute maggiormente a rischio come quelle degli anziani, che proseguiranno anche nei prossimi mesi. Il concetto principale è quello che nei casi dubbi, bisogna formulare senza esitare, il numero di emergenza “112”, perché è sempre meglio un falso allarme che una truffa subita.