Il comune avrebbe subito una decurtazione di oltre 30mila euro.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA COMUNE DI ROCCAMANDOLFI (IS).
ROCCAMANDOLFI. Anche il comune di Roccamandolfi, come tanti comuni italiani e molisani, con delibera di giunta n°24 pubblicata il 20/03/2017, ha chiesto istanza di rimborso ai ministeri dell’Economia e Finanze e dell’Interno per ottenere il diritto al rimborso da parte del comune di Roccamandolfi delle entrate erariali decurtate per l’anno 2013.
Nel 2013 – afferma il sindaco Giacomo Lombardi - c’è stata la riduzione del fondo sperimentale di riequilibrio, del fondo perequativo e dei trasferimenti erariali ai comuni, pari ad un ammontare complessivo di 2,25 miliardi di euro, da imputare a ciascun comune in base alle quote delle spese sostenute per i comuni intermedi desunte dal sistema SIOPE.
In base al suddetto criterio di riparto – continua il sindaco Lombardi – il comune di Roccamandolfi ha subito nel 2013 una decurtazione delle entrate erariali quantificabili in Euro 32.050, del tutto illegittima, secondo i criteri enunciati dalla Corte Costituzionale con la recente sentenza n.129/2016, e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.23 del 08/06/2016. Proprio alla luce della sentenza della Corte Costituzionale n.129/2016, che ha efficacia retroattiva, il comune di Roccamandolfi ha subito una illegittima decurtazione delle entrate erariali e per questo era doveroso – conclude Lombardi - attivare le procedure di rimborso della suddetta somma presso i Ministeri competenti.