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Festa dell’Europa, Vincenzo Cotugno, ricorda la dichiarazione di Schuman in Consiglio Regionale.

Pubblicato: 09-05-2017 - 329
Festa dell’Europa, Vincenzo Cotugno, ricorda la dichiarazione di Schuman in Consiglio Regionale. Politica

Festa dell’Europa, Vincenzo Cotugno, ricorda la dichiarazione di Schuman in Consiglio Regionale.

Pubblicato: 09-05-2017 - 329


MESSAGGIO PRESIDENTE COTUGNO LETTO IN CONSIGLIO REGIONALE.

GENTILI COLLEGHI come a Tutti noto, oggi 9 maggio si celebra con la festa dell'Europa la pace e l'unità tra gli stati membri.La data è l'anniversario della storica dichiarazione di Schuman.

In occasione di un discorso a Parigi, nel 1950, l'allora Ministro degli Esteri francese Robert Schuman ha esposto la sua idea di una nuova forma di cooperazione politica per l'Europa, che avrebbe reso impensabile una guerra tra le nazioni europee.

La sua ambizione era creare un'istituzione europea che avrebbe messo in comune e gestito la produzione del carbone e dell'acciaio.

Un trattato che dava vita ad una simile istituzione è stato firmato appena un anno dopo.

La proposta di Schuman è considerata l'atto di nascita di quella che oggi è l'Unione europea.

Quest’anno ricorre il 60^ anniversario e anche questa Presidenza del consiglio si è adoperata sul territorio regionale per parlare di Europa e per farlo con coloro che la abiteranno negli anni a venire…i nostri giovani.

Unitamente all’Ufficio Scolastico regionale e al Parlamento Europeo, ha inteso promuovere un ciclo di eventi celebrativi dei Trattati di Roma.

Nel corso dei 3 incontri, tenutesi rispettivamente in Campobasso, Isernia e Termoli, si è parlato della nascita dell’Europa Unita, dei cambiamenti dei rapporti tra le popolazioni degli Stati membri e delle occasioni che progetti formativi (come l’Erasmus) hanno e continuano ad offrire ai giovani europei.

Abbiamo voluto sottolineare ad oltre 1000 giovani che hanno preso parte agli incontri, l’importanza dei valori che hanno ispirato i padri fondatori nell’immaginare l’unione tra i vari stati europei; abbiamo analizzato le prospettive future che l’Europa ci offre e seppur con spirito critico, abbiamo riconosciuto il valore di restare uniti.

In tale circostanza celebriamo anche il 20° anniversario delle Dichiarazioni di Fondazione della Conferenza delle Assemblee Legislative Regionali Europee (CALRE), firmata ad Oviedo nel 1997, circostanza che rende quest’anno un’occasione speciale per aprire una approfondita riflessione sul futuro dell’Unione.

Solo per menzionare una delle questioni più delicate ed importanti, la grave crisi dei rifugiati alle porte dell’Unione europea; il Molise sta facendo la sua parte.

Sarebbe irrealistico, oggi, affermare che i cittadini hanno una percezione dell’Unione europea come un’entità vicina ai  loro problemi ed alla risoluzione degli stessi. Una delle cause di questa crescente crisi di fiducia e, ancor più, di rappresentanza democratica risiede nella sempre più percepita lontananza del processo decisionale europeo dalle comunità regionali e locali: così come afferma il comunicato condiviso della CALRE che ho provveduto a far pervenire ad ognuno di Voi.

 “Noi, in qualità di rappresentanti locali e regionali più vicini ai cittadini, siamo in grado di dare un valido contributo per aiutare a trasformare l’attuale scetticismo in speranza e consolidare il nostro continente come luogo in cui i cittadini possano vedere che il loro parere ha un valore reale e dove le persone si sentano al sicuro. Sessant’anni fa l’Europa si ritagliava uno spazio di pace e libertà dopo un periodo di guerre e sofferenze per la popolazione e nulla ci impedisce oggi, insieme, di rafforzare l’unione per rendere veramente il nostro continente l’Europa dei cittadini.”

Questa è la conclusione del comunicato CALRE, questo è il pensiero che vogliamo condividere e che vogliamo lasciare a futura memoria di questa giornata, di questa celebrazione!

E non potremo mai far mancare il nostro impegno per affermare ogni giorno quei valori di: PACE, UGUAGLIANZA, GIUSTIZIA e SOLIDARIETA’ che rendono il mondo libero.

Quei valori ai quali il terrorismo in più circostanze ha attentato, quei valori che hanno visto il sacrificio estremo di uomini come il Sindaco Impastato e l’Onorevole Aldo Moro che furono uccisi dal terrorismo proprio il 9 maggio del 1978; ragion per cui oggi è anche  il Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice  è una ricorrenza della repubblica Italiana istituita con la legge 4 maggio 2007 n° 56. Viene celebrato il 9 maggio di ogni anno in considerazione del fatto che il 9 maggio 1978  furono uccisi  proprio Peppino Impastato e Aldo Moro.




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