RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA ASSOCIAZIONE SALVIAMO L’ORSO.
La scorsa settimana il Comitato VIA della Regione Abruzzo ha autorizzato la costruzione di una seggiovia a Gamberale (Ch) nel Parco Nazionale della Majella nello stesso posto dove un precedente impianto di risalita è fallito 15 anni fa...
La principale responsabilità di questa decisione grava purtroppo sul Parco nazionale della Majella e sui suoi organi dirigenti che hanno rilasciato il nullaosta al progetto.
In un tardivo, insufficiente e patetico tentativo di sgravarsi di questa responsabilità il Direttore del Parco, che ha chiesto di intervenire alla seduta del Comitato, ha fatto mettere a verbale che << ..è stata registrata in modo scientifico , come comunicato all’Autorita di gestione del PATOM la presenza stabile di una femmina di orso marsicano nell’area in esame…...>>
Peccato si sia scordato di dire che della frequentazione di questa femmina e di altri orsi nella stessa zona il Parco era a conoscenza già dal 2014...com’è evidente da un precedente pubblico parere rilasciato dallo stesso PNM in occasione dell’istruttoria relativa al progetto Eolico denominato "Tre comuni", e dal Marzo 2015 ne ha avuto certezza scientifica grazie al collare GPS di cui l’animale era stato munito dunque ben 5 mesi prima del rilascio del Nulla Osta all’impianto di Gamberale.
Sono poi addirittura di questi ultimi giorni le ripetute segnalazioni di alcuni orsi tra Colledimacine, Pizzoferrato, Quadri e Gamberale.
Quindi Egregio Direttore di cos’altro avevano bisogno le strutture competenti del suo Ente per rifiutare il nulla osta ? Siete i custodi di un’area protetta o i dirigenti di una Pro Loco turistica ?
Le prescrizioni con cui il Comitato VIA ha autorizzato l’opera non attenueranno certamente l’impatto della stessa sulla naturalità dei luoghi e sulla frequentazione dell’orso che usa da tempi immemorabili quest’area per muoversi dai monti del PNALM al massiccio della Majella attraversando i Monti Pizzi.
L’ associazione “ Salviamo l’Orso” è comunque orgogliosa e fiera di aver fatto della battaglia per l’integrità di queste terre uno dei suoi obiettivi principali ed irrinunciabili. In 5 anni ci siamo opposti , quasi sempre con successo, a ben 4 progetti di centrali eoliche ( Pizzoferrato-Quadri-Civitaluparella-Tre Comuni) e ad una fotovoltaica (Pizzoferrato), abbiamo denunciato i tagli boschivi effettuati in periodi inopportuni (Palena) e i tentativi di allentare la tutela di aree importanti e delicate come il Bosco di S.Antonio (Pescocostanzo) , abbiamo fatto ricorso contro i ripetuti tentativi di captazione ad uso idroelettrico dei corsi d’acqua della zona.
Spesso abbiamo avuto contro il Sindaco che cerca di monetizzare il bosco comunale o l’acqua del fiume , l’impresa forestale o di movimento terra , il cittadino che del crinale della montagna non sa cosa fare e vuole affittarlo a chi vi pianterà una serie di pale eoliche , ma mai avremmo pensato di trovare il Parco Nazionale della Majella schierato sul fronte opposto al nostro.
Questa vicenda comunque ci è servita , abbiamo imparato la lezione, gli eventuali analoghi tentativi di devastazione già proposti nel Masterplan regionale ai danni della Majella ( Passo Lanciano e Majelletta) non ci troveranno di certo impreparati.