RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA MOVIMENTO COSCIENZA CIVICA.
"Nella prossima legislatura si giocherà il futuro della sanità molisana: il Molise è l'unica regione ancora in regime di commissariamento, con un indebitamento clamoroso appesantito ancora dal mutuo di ulteriori 250 milioni acceso dalla Giunta Frattura nel 2015, e con un sistema pubblico pressoché smantellato per effetto delle scelte contenute nel POS 2015-2018" - è il commento di Coscienza Civica, movimento civico che ha aggregato numerosi sindaci e amministratori locali.
"Il Programma operativo, recentemente approvato con legge dello Stato, non è mai passato né in Giunta né in Consiglio, estromettendo dal confronto le associazioni di categoria, le amministrazioni e i cittadini.
Una "cura", quella partorita dal Commissario Frattura, che va superata il prima possibile, perché ha peggiorato i servizi e creato più danni di quanti ne abbia risolti: basti pensare che alla deospedalizzazione delle cure non è seguito il doveroso trasferimento della medicina sul territorio, dove si è scelta la strada ipocrita di cambiare il nome ai distretti senza però implementarne i servizi agli utenti.
Occorre, insomma, ricostruire il sistema sanitario regionale, ripartendo dalla centralità della sanità pubblica, bonificando le decisioni dai conflitti d'interessi e riallacciando un dialogo con amministrazioni, medici, operatori e utenti che in questi anni è stato cancellato e sostituito da decisioni assunte nelle segrete stanze senza coinvolgimento né condivisione".